I mercati azionari europei hanno registrato un'impennata grazie ai solidi dati sul commercio cinese che hanno sostenuto i settori sensibili alla domanda dei consumatori, determinando ampi guadagni. Il recente taglio dei tassi da parte della Fed potrebbe ulteriormente rafforzare il sentiment positivo
Gli indici azionari europei sono saliti giovedì, cancellando le perdite dovute ai recenti ribassi causati dalla vittoria di Trump alle elezioni presidenziali statunitensi. Lo Stoxx 600 paneuropeo ha guadagnato lo 0,62%, il DAX è aumentato dell'1,7% e il CAC 40 è salito dello 0,76%.
Il FTSE 100, invece, ha chiuso in leggero ribasso dopo che la Banca d'Inghilterra (BoE) ha tagliato il tasso di riferimento dello 0,25%. Gli investitori sono sembrati rivalutare l'impatto delle elezioni statunitensi, scegliendo per il momento di guardare al di là dei potenziali dazi annunciati da Trump durante la campagna elettorale.
I dati sul commercio cinese, sorprendentemente solidi, hanno rafforzato l'ottimismo sulle prospettive economiche del Paese, che dovrebbero alimentare la domanda dei consumatori nel principale mercato di esportazione dell'Europa.
Nel frattempo, gli operatori di mercato sembrano aver in gran parte archiviato le preoccupazioni sull'instabilità politica tedesca dopo che mercoledì il cancelliere Olaf Scholz ha licenziato il ministro delle Finanze Christian Lindner, ponendo di fatto fine alla coalizione di governo.
Scholz ha resistito alle richieste dell'opposizione di indire elezioni anticipate a gennaio, lasciando però il suo partito socialdemocratico in una situazione politicamente difficile. Le reazioni del mercato sono state relativamente contenute, suggerendo che i fondamentali economici e la performance europea in generale continuano a pesare sul sentiment degli investitori più dei cambiamenti politici interni alla Germania.
I settori sensibili alla crescita della Cina guidano i guadagni in Europa
La maggior parte dei settori dell'indice Euro Stoxx 600 ha registrato guadagni: a guidare il rialzo i settori sensibili alla domanda cinese, tra cui i titoli dei consumi di lusso, le automobili e le azioni minerarie.
I principali marchi europei della moda di lusso, tra cui LVMH, Hermès e Kering, sono tutti saliti tra il 2 e il 3%. Le azioni del settore automobilistico, come Porsche, Mercedes-Benz, Volkswagen, BMW e Ferrari, sono salite del 2-4%.
Inoltre, i dati economici favorevoli della Cina e l'indebolimento del dollaro Usa hanno sostenuto i prezzi dei metalli industriali e dei minerali, favorendo i prezzi delle azioni di colossi minerari europei come Rio Tinto, Glencore e Anglo American, tutti in rialzo del 2-3%.
Il secondo taglio dei tassi della Fed alimenta il sentiment positivo
Come previsto, la Federal reserve (Fed) ha effettuato il secondo taglio dei tassi dell'anno, alimentando ulteriormente il rally di Wall Street, con l'S&P 500 che ha raggiunto un nuovo massimo, avvicinandosi a quasi seimila alla chiusura dei mercati statunitensi di giovedì. Questa propensione al rischio potrebbe continuare a sostenere lo slancio al rialzo dei mercati europei nell'ultimo giorno di contrattazioni della settimana.
La Fed non ha modificato la sua posizione sul futuro percorso dei tassi di interesse, mantenendo il linguaggio secondo cui "i rischi per il raggiungimento degli obiettivi di occupazione e inflazione sono approssimativamente bilanciati", pur ribadendo il suo approccio dipendente dai dati.
Kyle Rodd, analista di mercato senior presso Capital.com, ha osservato che si è trattato di "una delle decisioni della Fed più scontate" della storia recente. La banca centrale ha evitato di fornire nuove prospettive in seguito alle elezioni statunitensi o di speculare su potenziali impatti politici sulla futura politica monetaria.
"La Fed è alla ricerca di ulteriori dati per valutare le prospettive e non vuole essere coinvolta in politiche o speculazioni sulle future implicazioni politiche dell'amministrazione Trump", ha aggiunto Rodd.
La decisione della Fed riporta l'attenzione del mercato sui fondamentali, tra cui un'economia in fase di atterraggio morbido, un mercato del lavoro moderato ma resistente e un'inflazione in raffreddamento.
L'euro rimbalza mentre il dollaro Usa crolla
L'euro ha registrato un forte rimbalzo rispetto al dollaro Usa, salendo al di sopra di 1,08 nei primi scambi asiatici di venerdì. I rendimenti dei titoli di Stato statunitensi sono scesi su tutta la curva dopo la decisione della Fed sui tassi, facendo scendere il dollaro e cancellando gran parte dei guadagni di mercoledì.
Tuttavia, il dollaro potrebbe riprendere la sua ascesa, poiché "una vittoria repubblicana potrebbe rafforzare le aspettative di un'esecuzione più efficiente delle politiche, con i previsti tagli fiscali e la deregolamentazione che potrebbero stimolare la crescita economica e spingere il dollaro verso l'alto", ha dichiarato Dilin Wu, analista presso Pepperstone.