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Inflazione, nella zona euro toccato il 9,9 per cento a settembre

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Di Debora Gandini
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Ancora una volta la crisi del settore energetico ha fatto da traino con un aumento vertiginoso dei prezzi di luce e gas. E secondo la BCE il peggio deve ancora venire

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Per milioni di europei sta diventando sempre più difficile sbarcare il lunario. Paesi come la Germania, che solo pochi mesi fa vantava ottimi dati macroeconomici, si avviano verso la temuta recessione. Tutto è diventato costoso e i conti non tornano più. Senza contare che spesso le merci iniziano a scarseggiare.

"A volte quando vado a fare la spesa vedo che c’è carenza di olio ed è davvero assurdo perché così siamo costretti a comprare prodotti più costosi, ma i soldi non ci sono”, dice una studentessa

"Sto cercando di risparmiare sulle altre spese quotidiane, ad esempio cancellando l’abbonamento a Internet. Oppure potrei trasferirmi in un appartamento più economico, ci ho pensato", fa notare un signore.

Domande che assillano molti consumatori alle prese con il caro prezzi mentre anche Eurostat conferma i dati poco incoraggianti. Lo scorso settembre l'inflazione è accelerata in tutta Europa: 9,9 per cento annuo nella zona euro (contro il 9,1 per cento di agosto). La Germania era vicina all'11%. Le repubbliche baltiche hanno superato il 20 per cento. Meglio per Francia, I (6,2%), Malta (7,4%) e Finlandia (8,4%).

In Italia 9,4% dopo 9,1% ad agosto, 2,9% a settembre 2021. Nell'area euro il contributo piu' elevato al tasso di inflazione annuale e' arrivato dall'energia (+4,19%), seguita da cibo, alcol e tabacco (+2,47%), servizi (+1,80%) e beni industriali non energetici (+1,47%).

’Linflazione annuale dell’Unione Europea è stata dunque del 10,9 per cento a settembre 2022, rispetto al 10,1 di agosto. Un anno prima, il tasso era del 3,6 per cento.

Ancora una volta la crisi del settore energetico ha fatto da traino con un aumento vertiginoso dei prezzi di luce e gas. Senza contare gli aumenti nel settore degli alimentari, alcol e tabacchiI. In questo contesto, con la prospettiva di ulteriori rialzi dei tassi di interesse per contrastare l'inflazione, l'euro è nuovamente sceso rispetto al dollaro. E il rimedio della Banca Centrale Europea per far fronte a questa emergenza potrebbe intensificare ancora di più il rallentamento economico. 

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