Manifestazioni in diversi paesi contro sovrapproduzione e iperconsumo. Nel giorno dei mega-saldi importato dagli Stati Uniti, associazioni ecologiste e non solo si organizzano in protesta. Nel mirino in Francia e in Italia, soprattutto Amazon
Contro la febbre da iperconsumo, il contagio della rivolta dall'anima "verde"
Cambiare una vocale, per cambiare tutto. La rabbia contro la febbre da iperconsumo è altrettanto contagiosa e dalla Francia ai Paesi Bassi, fino a Italia e Germania, trasforma il "Black Friday" in "Block Friday": giornata di sconti dal Dna a stelle e strisce, diventata occasione di blocchi "dall'anima verde".
Consumismo = crisi climatica". A Madrid venerdì e Pianeta sono neri di rabbia
Venerdì nero sì, ma perché consumismo è uguale a crisi climatica, l'equazione esplicitata a Madrid da Greenpeace. Acrobazie in alta quota - e un pianeta nero di rabbia - con cui la capitale spagnola si prepara ad accogliere da lunedì la conferenza Onu sul clima. Un "Black Friday, giorno nero per il pianeta" - come recitano gli stricioni -, ma anche per la manciata di manifestanti, fermati dalla polizia per la loro mobilitazione.
Assedio ai centri di distribuzione Amazon: "Stop all'iperconsumo per difendere clima e lavoro"
Altra musica, stesso messaggio, dalla Francia: stop a sovrapproduzione e iperconsumo, per difendere clima e posti di lavoro, l'appello che rimbalza su striscioni targati Youth for Climate, Rebel Extinction, ma anche altre associazioni ambientaliste. Obiettivo dei manifestanti, a Parigi e in altre città, soprattutto i centri di distribuzione Amazon. E sempre contro Amazon, in Piemonte manifestano gli addetti alle consegne. A qualche chilometro appena, dall'onda verde dei "Fridays for Future che si abbatte su Torino