Sul Monte dei Paschi e le banche nella tormenta, l’Europa gela l’Italia e rimanda la palla a Roma.
Sul Monte dei Paschi e le banche nella tormenta, l’Europa gela l’Italia e rimanda la palla a Roma. Nel giro di poche ore il vicepresidente della Commissione Dombrovskis liquida l’eventualità di un’incidenza della Brexit e richiama alla responsabilità. Simili i toni del presidente dell’Eurogruppo Dijsselbloem, che sì esclude problemi di liquidità, ma chiude a ogni soluzione che aggiri la direttiva sulle banche e le nuove regole sul bail-in.
Banche, Dijsselbloem: l’Italia rispetti la direttiva sul bail-in https://t.co/xNxSomxfnSpic.twitter.com/rHxxSrBcYh
— IlSole24ORE (@sole24ore) 7 luglio 2016
Le parole di Bruxelles non bastano tuttavia a placare i timori di contagio, che affiorano nelle analisi degli esperti. “Si tratta di un elemento importante che ora torna sul tavolo – ragionano alcuni -: se le banche italiane si trovassero a vivere una crisi sistemica, ci sarebbe ovviamente il rischio di un contagio anche ad altre banche europee”.
#MPS, Il titolo chiude a meno 5,7%. I piccoli azionisti chiedono al governo di osservare l'art. 47 della Costituzione @TgrRai
— Tgr Rai Toscana (@TgrRaiToscana) July 7, 2016
All’indomani delle parole di Renzi, che rassicurava correntisti e risparmiatori, il titolo di MPS ha accusato a Piazza Affari la doccia fredda di Bruxelles. La strada è in salita, ma l’opzione che appare privilegiata da Palazzo Chigi è un’architettura che riposi sul potenziamento del fondo Atlante.
Per Unicredit, Goldman Sachs stima intanto a un massimo di 9,6 miliardi il capitale extra necessario a riportare le perdite sui crediti a livelli che definisce “coerenti”.