Tsipras avrà anche vinto la battaglia elettorale. Ma la guerra per ridare slancio all’economia greca è lontana dalla fine. È questo, in poche parole
Tsipras avrà anche vinto la battaglia elettorale. Ma la guerra per ridare slancio all’economia greca è lontana dalla fine. È questo, in poche parole, il commento degli analisti dopo il risultato delle urne.
Chiunque venga scelto per guidare il Ministero delle Finanze si ritroverà in casa già il mese prossimo l’ex-troika per la prima verifica. Posta in gioco: i fondi per ricapitalizzare le banche.
“Non sono sicuro che la vittoria di Tsipras cambierà davvero le prospettive economiche della Grecia nel breve e nel medio termine”, afferma Matthew Beesley di Henderson Global Investors.
“Certo, ha ricevuto mandato per portare avanti le riforme che sono state richieste dall’Eurozona e dall’Fmi, ma rimangono ancora dei nodi da sciogliere significativi nella messa in atto”, aggiunge.
Contrastata la reazione dei mercati: lunedì la Borsa di Atene ha chiuso in rosso, ma i rendimenti dei titoli di Stato biennali sono calati. Segno che i listini avevano già in qualche modo scontato una nuova vittoria di Syriza.
“Il mercato avrebbe voluto un governo con più partiti e una maggioranza parlamentare ampia”, commenta Evangelos Sioutis di Guardian Trust Securities.
“Adesso attenderà gli sviluppi della situazione. Per prima cosa, guarderà quelli che saranno i primi passi del nuovo governo, chi sarà a capo dei ministeri più importanti e le prime misure”, conclude.
In cima all’agenda del nuovo governo Tsipras, si dice, ci sarà la rinegoziazione del debito. Un sentiero che potrebbe portare a un nuovo conflitto con Berlino, possibilista su una rimodulazione delle scadenze ma assolutamente contraria a un taglio vero e proprio.