Con la sua torre di controllo di 132 metri, la più alta al mondo, l’aeroporto Suvarnabhumi di Bangkok è uno dei più efficenti al mondo . Ogni anno atterrano e partono 300mila voli, con destinazioni verso 71 Paesi.
Da poco è cominciata la seconda fase di ingradimento. L’obiettivo è quello di aumentare la capacità in termini di passeggeri e di merci. In pratica, fare di questo scalo una vera porta di ingresso verso l’Asia.
Operativo dal 2006, iper-tecnologico e funzionale, si trova a 25 chilometri dal centro di Bangkok ed è regolarmente classificato tra i cinque migliori aeroporti al mondo.
I lavori di ampliamento dovrebbero terminare tra tre anni, nel 2017.
“La fase 2 della costruzione dell’aeroporto rappresenta un investimento di circa 1,4 miliardi di euro. Il numero di passeggeri potrà salire da 45 a 60 milioni all’anno”, dice Boonrit Chitrabiab della società Airports of Thailand.
I lavori prevedono l’estensione del metro, la costruzione di un edificio per gli affari, lo sviluppo di infrastrutture per l’acqua e l’elettricità ma anche l’ampliamento del terminal principale e la costruzione di una nuova area satellite per eliminare i problemi di congestione.
“Il terminal sarà lungo un chilometro e alto quattro piani. Avrà 28 porte di cui otto concepite specificamente per l’Airbus A380”, dice Boonrit Chitrabiab.
L’ampliamento serve anche per sviluppare il cargo. Oggi l’aeroporto ha una capacità pari a tre milioni di tonnellate di merci per anno, l’equivalente del volume degli scali più grandi, come quello di Shanghai per esempio.
Altra particolarità di Survanabhumi è la zona franca, che ha i depositi collegati direttamente al terminal cargo.
“I vantaggi della zona franca sono l’esenzione dei diritti doganali e l’Iva pari a zero, ma soprattutto il risparmio di tempo e di soldi. Il terminal cargo dista soltanto 100 metri dai depositi”, dice Wallapa Stirachavarn Chief Strategist Officer di Eagles Air & Sea.
L’aeroporto è una vera e propria piattaforma logistica multinodale, a 2 km dall’autostrada, a 6 km dalla rete ferroviaria, a 60 km dalle infrastrutture portuali ed è collegato agli altri cinque aeroporti del Paese.
“Non ci manca davvero nulla per essere l’hub dell’Asia – conclude Wallapa Stirachavarn -. I prodotti che arrivano qui possono essere spediti ovunque in Asia nel giro di 24 ore”.
Gli obiettivi sono estremamente ambiziosi. In futuro, Survanabhumi potrà accogliere potenzialmente 120 milioni di passeggeri e sei milioni e mezzo di tonnellate di merci all’anno.