Inaugurato a Roma il Mupa, Museo del Patriarcato: un percorso immersivo che denuncia violenze, disuguaglianze e stereotipi che ancora segnano la vita delle donne
Per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, è stato inaugurato martedì a Roma il Mupa, il Museo del patriarcato. Il museo è una denuncia attraverso le opere di decenni di abusi sulle donne italiane in ogni campo.
Esposte si vedono ante danneggiate da pugni, frasi che spiegano alle donne cosa possono o non possono fare (l'ineguaglianza radicata nella cultura) - e buste paga di colori diversi (la disuguaglianza di genere nell'economia).
"Il Mupa è un museo del futuro. È un museo che guarda al presente, che cerca di capire come mai esiste la violenza sulle donne, vari tipi di violenza, e dove affondano queste radici Noi diciamo che queste radici affondano nel patriarcato" spiega Katia Scannavini, co-Segretaria generale di ActionAid Italia.
Secondo Actionaid Italia, l'associazione che ha contribuito a questa inziiativa, il museo è un viaggio verso il 2148 l'anno in cui - secondo l'ultimo Global Gender Gap Report - sarà finalmente raggiunta l'uguaglianza di genere.
"Chi arriva nel Mupa fa un percorso nella vita quotidiana del 2025. Quindi che cosa fa? Cerca di intravedere quelle che sono le tracce del patriarcato nella vita quotidiana delle persone che hanno vissuto in quegli anni - dice Scannavini - tracce che esistono nel nostro presente"
A oggi, giochi e vestiti di bambini - per maschi o per femmine - linguaggio e riferimenti stereotipati di mamma e papa nei media, persino nei libri di scuola, sono l'ambiente che genera le violenze. Un fenomeno lungo secoli ma che è esploso una volta di più con i social media.