La pirateria somala nella regione è costata all'economia mondiale 6 miliardi di euro nel 2011, con 138 milioni di euro pagati in riscatti, secondo il gruppo di monitoraggio Oceans Beyond Piracy
Le Marine militari dell'Unione europea e quella dell'India hanno preso il controllo di una nave usata da pirati al largo delle coste della Somalia che era stata utilizzata per sequestrare una petroliera battente bandiera maltese. A dichiararlo mercoledì sono state fonti di Bruxelles.
Il peschereccio iraniano Issamohamadi era stato abbandonato al largo della nazione africana dopo il sequestro, la settimana scorsa, della Hellas Aphrodite, che trasportava un carico di benzina dall'India al Sudafrica.
I pirati hanno usato la Issamohamadi, un tipo di nave tradizionale conosciuta nel Golfo Persico come dhow, come "nave madre" per una serie di assalti culminati con la presa della petroliera. Una squadra della ESPS Victoria, una fregata spagnola, è salita a bordo del dhow il 7 novembre e ha dichiarato che l'equipaggio, composto da 24 persone, era in "buone condizioni, sicuro e libero". L'Iran non ha riconosciuto il sequestro della nave.
L'attività dei pirati "che operavano nell'area è stata definitivamente interrotta", ha dichiarato in un comunicato l'operazione Atalanta della forza navale dell'Ue. Aggiungendo che sono state ritrovate "prove e informazioni sull'incidente che, insieme a quelle raccolte a bordo della nave mercantile Hellas Aphrodite, saranno presentate a sostegno dell'azione legale contro i responsabili".
La pirateria al largo delle coste somale ha raggiunto l'apice nel 2011, quando sono stati registrati 237 attacchi. In quell'anno la pirateria somala nella regione è costata all'economia mondiale circa 7 miliardi di dollari (6 miliardi di euro), con 160 milioni di dollari (138 milioni di euro) pagati in riscatti, secondo il gruppo di monitoraggio Oceans Beyond Piracy.
La minaccia è diminuita grazie all'aumento dei pattugliamenti navali internazionali, al rafforzamento del governo centrale somalo e ad altri sforzi.
Tuttavia, nell'ultimo anno gli attacchi dei pirati somali sono ripresi a un ritmo più sostenuto, in parte a causa dell'insicurezza causata dai ribelli Houthi dello Yemen che hanno lanciato attacchi alle navi del Mar Rosso in risposta alla guerra tra Israele e Hamas a Gaza.
Secondo l'International Maritime Bureau, nel 2024 sono stati segnalati sette incidenti al largo della Somalia. Finora, quest'anno, diversi pescherecci sono stati sequestrati dai pirati somali. La Hellas Aphrodite rappresenta la prima nave commerciale sequestrata dai pirati dal maggio 2024.