Il ministro della Difesa belga ha dichiarato che il Centro nazionale per la sicurezza dello spazio aereo sarà operativo dal 1° gennaio. Annunciato anche un piano di investimenti anti-droni di 50 milioni di euro
Il Belgio ha convocato il Consiglio di sicurezza nazionale per una riunione d'emergenza dopo che nei giorni scorsi sono stati avvistati droni sopra le basi militari e gli aeroporti, causando interruzioni dei voli e preoccupazioni.
Per affrontare questa minaccia, le autorità stanno pensando di istituire un centro di sorveglianza dello spazio aereo e di introdurre la registrazione obbligatoria dei droni.
"Renderemo operativo dal 1° gennaio il Nasc, che è il Centro nazionale di sicurezza dello spazio aereo. Sarà a Beauvechain, nella base militare. Esiste già, ma deve essere più operativo con tutti i servizi di sicurezza al suo interno, quindi questa è la prima e più grande sfida per le prossime settimane", ha dichiarato ai media Theo Francken, ministro della Difesa belga.
"Stiamo lavorando sul modello 'rilevamento, identificazione e possibile neutralizzazione'", ha aggiunto Bernard Quintin, ministro dell'Interno belga.
Le incursioni dei droni sono avvenute mentre l'Unione europea sta facendo pressione sul Belgio affinché confischi i beni congelati russi detenuti presso Euroclear a Bruxelles, in modo da poter emettere prestiti per la ricostruzione dell'Ucraina.
Una guerra ibrida
Nonostante la mancanza di prove, la Russia è ampiamente sospettata di essere dietro ai recenti avvenimenti.
"Bisogna chiedersi chi ne ha tratto vantaggio, e sicuramente la Russia", ha dichiarato a Euronews Sven Biscop, direttore dell'Istituto Egmont.
"Penso che l'effetto che cerca di ottenere sia duplice. Uno è l'intimidazione dei nostri decisori, forse legata alle decisioni che devono essere prese su Euroclear, e due è il tentativo di dividere l'opinione pubblica. Forse alcuni sarebbero portati a dire: 'Beh, se solo abbandonassimo l'Ucraina, allora non avremmo questo problema'", ha aggiunto.
Il ministro della Difesa belga dovrebbe presentare venerdì un piano di investimenti da 50 milioni di euro per una "iniziativa anti-drone".
Il Belgio sta anche valutando la possibilità di abbattere i droni invasori.
"Il Belgio ha capito che abbiamo bisogno di un quadro giuridico che permetta di abbattere i droni. Naturalmente abbiamo bisogno di una capacità militare in grado di farlo. Ora la procedura sarà accelerata, in modo da essere pronti molto presto ad affrontare il problema", ha dichiarato Sven Biscop.
L'ambasciata russa a Bruxelles ha negato qualsiasi coinvolgimento nelle operazioni dei droni nello spazio aereo belga.
Recentemente si sono verificate incursioni di droni in diversi Paesi europei, come Danimarca, Germania e Norvegia.
La Polonia e la Romania hanno già deciso di schierare un nuovo sistema d'arma per difendersi dai droni. Il sistema americano Merops, abbastanza piccolo da stare nel retro di un pick-up di medie dimensioni, è in grado di identificare i droni e di avvicinarsi ad essi, utilizzando l'intelligenza artificiale per navigare quando le comunicazioni satellitari ed elettroniche sono disturbate.