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Aiuti entrano a Gaza ma Israele accusa Hamas su rilascio corpi ostaggi e consente solo la metà dei camion previsti

I palestinesi si precipitano verso i camion che trasportano gli aiuti del Programma Alimentare Mondiale (PAM) mentre attraversano Deir al-Balah, nel centro di Gaza, mercoledì 15 ottobre 2025.
I palestinesi si precipitano verso i camion che trasportano gli aiuti del Programma Alimentare Mondiale (PAM) mentre attraversano Deir al-Balah, nel centro di Gaza, mercoledì 15 ottobre 2025. Diritti d'autore  Abdel Kareem Hana/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Abdel Kareem Hana/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Di Malek Fouda
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Israele ha dichiarato che permetterà l'ingresso a Gaza di soli 300 camion che trasportano aiuti e cibo al giorno, nonostante l'accordo di cessate il fuoco con Hamas ne permetta il doppio. Il motivo è la lentezza nel rilascio dei corpi degli ostaggi, solo 7 su 28 finora

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Un convoglio di camion che trasportava cibo, carburante e forniture mediche ha attraversato il valico di frontiera di Rafah dall'Egitto a Gaza mercoledì, secondo la Mezzaluna Rossa egiziana.

L'ingresso degli aiuti umanitari nell'enclave è stato sospeso lunedì e martedì a causa dello scambio di prigionieri e ostaggi tra Israele e Hamas e delle festività ebraiche.

Il convoglio di 400 camion comprende 5.700 tonnellate di scorte alimentari e farina, più di 1.400 tonnellate di forniture e attrezzature mediche e circa 2.500 tonnellate di carburante, ha dichiarato la Mezzaluna rossa.

Le emittenti statali egiziane hanno mostrato le immagini dei convogli mentre attraversavano il valico. I camion erano diretti verso un'area di ispezione israeliana al valico di Kerem Shalom, prima di essere autorizzati a entrare nella Striscia di Gaza.

Camion che trasportano aiuti umanitari entrano al valico di Rafah tra l'Egitto e Gaza, in seguito all'accordo tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco, domenica 12 ottobre 2025.
Camion che trasportano aiuti umanitari entrano nel valico di Rafah tra l'Egitto e Gaza, dopo l'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, domenica 12 ottobre 2025. Mohammed Arafat/Copyright 2025 The AP. All rights reserved

In base alla prima fase dell'accordo di cessate il fuoco, mediato dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ed entrato in vigore all'inizio di questa settimana, Israele avrebbe dovuto consentire il passaggio di 600 camion di aiuti a Gaza ogni giorno, per eguagliare i livelli di prima della guerra.

L'organo militare israeliano che supervisiona l'amministrazione civile nei Territori occupati, inclusa la fornitura e la distribuzione degli aiuti umanitari, il Cogat, ha notificato alle organizzazioni umanitarie che avrebbe permesso l'ingresso solo della metà dei camion previsti ogni giorno.

Non è chiaro se il Cogat abbia inteso con questo dare seguito alle minacce fatte in precedenza da Israele di ridurre la quantità di aiuti che entravano nell'enclave fino alla riconsegna di tutti gli ostaggi morti.

Israele aveva avvertito che avrebbe tenuto chiuso il valico di Rafah, accusando Hamas di rilasciare troppo lentamente i corpi dei 28 ostaggi deceduti, dopo la liberazione dei 20 ancora vivi, come da piano Trump.

Hamas ha riconsegnato finora 8 corpi, di cui uno però non corrisponde alle persone ritenute in ostaggio. Da parte sua Israele dopo il rilascio di quasi 2mila prigionieri, sta restituendo i corpi di militanti o civili deceduti in passato.

Va sottolineato che la stessa tregua sembra a rischio, dal momento che attacchi israeliani hanno colpito nella Striscia di Gaza causando diverse vittime anche mercoledì.

Membri della Red Crecent egiziana controllano i camion che trasportano aiuti umanitari mentre entrano nel valico di Rafah tra l'Egitto e Gaza, domenica 12 ottobre 2025.
Membri della Red Crecent egiziana controllano i camion che trasportano aiuti umanitari mentre entrano al valico di Rafah tra Egitto e Gaza, domenica 12 ottobre 2025. Mohammed Arafat/Copyright 2025 The AP. All rights reserved

Il Cogat, interpellato dall'Associated Press, ha rifiutato di commentare se la riduzione degli aiuti consentiti nel territorio palestinese sia o meno legata a questo.

I gruppi umanitari hanno chiesto a Israele di rispettare immediatamente i termini dell'accordo e di consentire l'ingresso dei 600 camion al giorno concordati per raggiungere i 2 milioni di abitanti della Striscia che hanno estremo bisogno di cibo e risorse.

Gli aiuti sono disperatamente necessari per rifornire Gaza di beni di prima necessità, di cui è stata privata per mesi, dopo che Israele ha limitato il flusso di aiuti nell'enclave per aumentare la pressione su Hamas, una mossa che i gruppi umanitari hanno definito un crimine di guerra.

Secondo media israeliani, dopo la chiusura per il resto della giornata, il valico dovrebbe riaprire giovedì sotto supervisione di Eubam, la missione di assistenza frontaliera dell'Ue attiva a Rafah in passato e sospesa per il conflitto.

Risorse addizionali per questo articolo • AP

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