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Il vertice dei Brics in Brasile chiede tregue in Ucraina e a Gaza e la fine dei dazi Usa

Il presidente brasiliano Lula da Silva e il premier cinese Li Qiang posano per una foto durante il loro incontro bilaterale in vista del vertice BRICS a Rio de Janeiro, sabato 5 luglio 2025.
Il presidente brasiliano Lula da Silva e il premier cinese Li Qiang posano per una foto durante il loro incontro bilaterale in vista del vertice BRICS a Rio de Janeiro, sabato 5 luglio 2025. Diritti d'autore  Bruna Prado/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Bruna Prado/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Di Malek Fouda
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Gli 11 Paesi membri dei Brics si sono riuniti a Rio de Janeiro e hanno emesso dichiarazioni congiunte sui temi principali dell'agenda globale. Ma sul peso del blocco - che rappresenta quasi la metà della ricchezza mondiale - incidono le assenze di Xi Jinping e Vladimir Putin

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I leader dei Brics si sono riuniti a Rio de Janeiro, in Brasile, per un vertice di due giorni durante il quale si è parlato dei temi principali dell'agenda globale, come l'attacco di Israele all'Iran, la catastrofe umanitaria a Gaza e i dazi commerciali imposti dagli Stati Uniti.

Nel suo discorso di apertura domenica, il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha affermato che "stiamo assistendo al collasso senza precedenti del multilateralismo" e che l'incontro si sta svolgendo "nello scenario globale più avverso" delle quattro volte in cui il Brasile lo ha ospitato.

"Se la governance internazionale non riflette la nuova realtà multipolare del XXI secolo, spetta ai Brics contribuire al suo rinnovamento", ha aggiunto Lula che ha voluto inserire nell'agenda del 17esimo vertice Brics anche alcune delle priorità della sua amministrazione come il futuro dell'intelligenza artificiale e il cambiamento climatico.

Il Brasile, infatti, ha scelto sei priorità strategiche per il vertice: la cooperazione globale nel settore sanitario; il commercio, gli investimenti e la finanza; il cambiamento climatico; la governance per l'intelligenza artificiale; la creazione di pace e sicurezza e lo sviluppo istituzionale.

Analisti e diplomatici ritengono, però, che la mancanza di coesione in un gruppo che si è allargato di recente, raddoppiando le sue dimensioni, potrebbe comprometterne la capacità di diventare un nuovo polo negli affari mondiali.

Soldati pattugliano la spiaggia di Flamengo, accanto al Pan di Zucchero, prima del 17° vertice annuale dei Brics a Rio de Janeiro (6 luglio 2025)
Soldati pattugliano la spiaggia di Flamengo, accanto al Pan di Zucchero, prima del 17° vertice annuale dei Brics a Rio de Janeiro (6 luglio 2025) Bruna Prado/Copyright 2025 The AP. All rights reserved

Le conclusioni del vertice Brics su Medio Oriente e dazi

Il vertice ha adottato una dichiarazione congiunta sul recente conflitto tra Israele e Iran, che fa parte del gruppo, in cui si legge delle "gravi preoccupazioni per i deliberati attacchi contro le infrastrutture civili e siti del nucleare civile" nel Paese, senza nominare esplicitamente Israele e Stati Uniti che li hanno bombardati.

Su Gaza gli 11 Paesi - Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa, Iran, Arabia Saudita, Egitto, Etiopia, Emirati Arabi Uniti e Indonesia - hanno esorato "a un cessate il fuoco immediato, permanente e incondizionato con il pieno ritiro delle forze di Israele dalla Striscia di Gaza e da tutti gli altri territori palestinesi occupati".

"Non possiamo restare indifferenti al genocidio perpetrato da Israele a Gaza, all'uccisione indiscriminata di civili e all'uso della fame come arma di guerra", ha detto in particolare Lula.

Quanti ai dazi commerciali sulle importazioni Usa dal resto del mondo, che il 9 luglio entreranno in vigore per molti Paesi che non hanno ottenuto nel frattempo rinvii o nuovi accordi con la Casa Bianca, Lula ha impegnato il blocco dei Brics, che rappresenta il 40 per cento del Pil mondiale, a "guidare un nuovo modello di sviluppo sostenibile".

Nella dichiarazione congiunta su questo tema, gli 11 si sono detti preoccupati per "l'aumento di misure tariffarie e non tariffarie unilaterali che distorcono il commercio e sono incoerenti con le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio".

Il presidente russo Vladimir Putin parla al vertice dei Brics in Brasile in videoconferenza dal Cremlino (6 luglio 2025)
Il presidente russo Vladimir Putin parla al vertice dei Brics in Brasile in videoconferenza dal Cremlino (6 luglio 2025) Mikhail Metzel/Sputnik

Assenti Xi Jinping e Vladimir Putin dal summit Brics, per motivi diversi

Il presidente cinese Xi Jinping ha saltato l'incontro per la prima volta dalla sua ascesa al potere nel 2012, adducendo impegni concomitanti. Il 72enne leader cinese ha inviato il primo ministro Li Qiang al suo posto.

Si pensa che la decisione sia dovuta piuttosto a una violazione del protocollo da parte della moglie di Lula durante la visita a Pechino dello scorso maggio. Durante una cena di stato, Rosangela Lula da Silva aveva sollevato l'argomento della pericolosità del social Tik Tok per i minori e per le sue derive di estrema destra, offendendo il padrone di casa.

Anche il presidente russo, Vladimir Putin, non è volato in Brasile, che è un Paese membro della Corte Penale Internazionale, per evitare l'esecuzione del mandato di arresto pendente su di lui. Putin ha tenuto un discorso in collegamento video all'assemblea, dove invece era presente il ministro degli Esteri, Sergey Lavrov.

Putin ha detto che i Brics rappresentato il futuro e che "la globalizzazione liberale è obsoleta".

Nel vertice dello scorso anno, ospitato dalla Russia a Kazan, il Cremlino aveva proposto di sviluppare alternative ai sistemi di pagamento dominati dagli Stati Uniti, che avrebbe consentito alla Russia di aggirare le sanzioni internazionali imposte dopo l'invasione dell'Ucraina del 2022.

Risorse addizionali per questo articolo • AP

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