Il sindaco di Saronicco ha annunciato i primi sopralluoghi per i risarcimenti e promette sostegno continuo alla popolazione. Evacuazioni, mezzi aerei, volontari e oltre 170 vigili del fuoco in campo contro il rogo
Dopo il fuoco che ha colpito l’area di Palaia Fokaia, nell’Attica meridionale, in Grecia, è cominciata la conta dei danni. Come annunciato dal sindaco di Saronicco, Dimitris Papachristou, le autorità locali stanno già lavorando per avviare il ripristino dell’area e garantire assistenza ai residenti colpiti.
"Oggi Saronicco respira un po’ meglio. Il grande incendio di ieri è stato domato e non ci sono più fronti attivi. È un sollievo, dopo una lotta durissima", ha scritto Papachristou in un post pubblicato venerdì. "Ma ora inizia la fase successiva: stare accanto a chi ha subito danni e riportare l’area al suo stato originario. Con il ministero stiamo già effettuando i sopralluoghi per avviare rapidamente le procedure di risarcimento".
Il primo cittadino ha inoltre assicurato che nei prossimi giorni tutte le squadre comunali saranno sul territorio per contribuire al ripristino: "Siamo qui. E ci resteremo, fino a quando ogni persona e ogni angolo ferito non sarà rimesso in piedi".
Il devastante passaggio del fuoco
Il rogo, divampato mercoledì nella vegetazione bassa tra Palaia Fokaia e Thymari, 50 chilometri a est di Atene, è stato contenuto in serata, secondo quanto riferito dai Vigili del Fuoco. Le fiamme hanno però colpito diverse abitazioni e costretto decine di residenti ad abbandonare le loro case per mettersi in salvo.
Il dispositivo di emergenza è stato imponente: 170 vigili del fuoco, 64 mezzi terrestri, cinque squadre forestali e un massiccio supporto aereo, con 12 aerei e 12 elicotteri (due dei quali per il coordinamento) che hanno operato fino al tramonto. Sul fronte marittimo sono intervenuti mezzi della Guardia Costiera e un’imbarcazione antincendio. Presenti anche numerosi volontari, squadre della Protezione Civile, moto d’acqua e mezzi pesanti della Regione Attica.
Le operazioni sono state dirette dal Centro Operativo Mobile Olybos.
In quattro momenti distinti, il sistema di allarme nazionale 112 ha invitato gli abitanti di Thymari, Tourkolimano, Katafigi, Haraka e Triantafyllia a evacuare. In totale, secondo quanto riferito, la polizia ha evacuato almeno 40 persone.
Intanto una squadra del Dipartimento per le indagini sugli incendi dolosi è giunta immediatamente sul posto per indagare sulle cause del rogo.