Kim Jong-un svela il primo cacciatorpediniere nordcoreano da 5.000 tonnellate e assiste a un test missilistico: crescono le preoccupazioni su cooperazione militare con Mosca e ambizioni nucleari navali
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Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha nuovamente visitato il primo cacciatorpediniere varato da Pyongyang, il Choe Hyon, per supervisionare un test missilistico. Si tratta di una mossa simbolica e militare che rappresenta un'evoluzione significativa per la marina del Paese eremita, da tempo considerata obsoleta rispetto agli standard internazionali.
La nave Choe Hyon: una piattaforma d’attacco da 5.000 tonnellate
Presentata al pubblico pochi giorni fa, la Choe Hyon è una nave da guerra di nuova generazione, progettata per trasportare fino a 80 missili. Durante la cerimonia di varo nel porto occidentale di Nampo, Kim ha definito l'imbarcazione “una svolta” nella modernizzazione delle forze navali nordcoreane. Il cacciatorpediniere prende il nome da un veterano della Guerra di Corea, il generale Choe Hyon, consolidando così anche l’aspetto propagandistico dell’evento.
Dimostrazione muscolare e test missilistici
Nel corso della visita più recente, Kim e la figlia Ju-ae hanno assistito a una dimostrazione di forza della nuova nave, con il lancio di missili da crociera supersonici, strategici e antiaerei, oltre a test di armi elettroniche e artiglieria automatica. Il leader nordcoreano ha elogiato la “combinazione di armi d’attacco e difese convenzionali” e ha promesso di accelerare la dotazione nucleare della marina.
Mosca dietro le quinte?
Secondo diversi analisti, tra cui Lee Illwoo del Korea Defence Network, la nave incorpora tecnologia russa, in particolare nel sistema radar antiaereo e nei motori. Un dettaglio che rafforza l’ipotesi di un rafforzamento strategico del patto militare tra Pyongyang e Mosca, siglato formalmente nel 2024. Si sospetta che la Corea del Nord stia scambiando supporto militare diretto alla Russia (incluso l'invio di truppe in Ucraina) in cambio di tecnologie belliche avanzate.
Nonostante la netta superiorità navale di Seoul – che conta 12 cacciatorpediniere contro uno solo nordcoreano – la Choe Hyon rappresenta una sfida nuova. La marina sudcoreana, secondo gli analisti, non è mai stata costretta a confrontarsi con una nave nemica così armata, dotata di sistemi radar sofisticati e capacità offensive consistenti.
Il prossimo obiettivo: il sottomarino nucleare
Durante il discorso di varo, Kim ha anche rivelato che il prossimo traguardo sarà un sottomarino a propulsione nucleare. Un prototipo è stato già presentato a marzo, e secondo fonti sudcoreane, la sua realizzazione potrebbe dipendere ancora dal supporto tecnico russo. Questo nuovo assetto rafforzerebbe ulteriormente le capacità di attacco second strike della Corea del Nord, rendendo più complesso il deterrente militare regionale.
L’apparizione pubblica della famiglia Kim a bordo della nuova nave non è solo propaganda. È il segnale di una trasformazione in atto: la Corea del Nord non si limita più a testare missili da terra, ma ora guarda al mare come nuovo teatro strategico. E con Mosca potenzialmente al fianco, le implicazioni per la sicurezza regionale sono sempre più gravi.