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Oltre un milione di pellegrini alla Mecca tra fede, caldo estremo e nuove misure di sicurezza

Pellegrini musulmani camminano intorno alla Kaaba presso la Grande Moschea, durante il pellegrinaggio annuale Hajj, nella città santa musulmana della Mecca, in Arabia Saudita, mercoledì 4 giugno 2025.
Pellegrini musulmani camminano intorno alla Kaaba presso la Grande Moschea, durante il pellegrinaggio annuale Hajj, nella città santa musulmana della Mecca, in Arabia Saudita, mercoledì 4 giugno 2025. Diritti d'autore  AP Photo/Amr Nabil
Diritti d'autore AP Photo/Amr Nabil
Di Evelyn Ann-Marie Dom Agenzie: AP
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Ha preso il via alla Mecca il pellegrinaggio Hajj. Oltre un milione di musulmani partecipano ai rituali sacri tra temperature torride e nuovi sistemi di raffreddamento per garantire la sicurezza dei fedeli

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Con l’arrivo del mese sacro di Dhul-Hijja, oltre un milione di musulmani da tutto il mondo hanno iniziato mercoledì il pellegrinaggio Hajj, uno dei Cinque Pilastri dell’Islam. In un clima di profonda spiritualità, i fedeli si preparano ad affrontare cinque giorni di rituali sacri in un contesto segnato quest’anno da temperature estreme, che supereranno i 40 gradi Celsius.

L’Hajj è un’esperienza unica nella vita per ogni musulmano in grado di compierlo dal punto di vista fisico ed economico. Ogni gesto, ogni passo, ogni preghiera compiuta alla Mecca è parte di un viaggio spirituale millenario, che risale a più di 1.400 anni fa e rappresenta una profonda connessione con Dio.

I rituali sacri: Kaaba, preghiere e purificazione

Il pellegrinaggio inizia con il Tawaf, il rituale in cui i fedeli compiono sette giri intorno alla Kaaba, la struttura nera cubica al centro della Grande Moschea della Mecca, simbolo dell’unicità di Dio.

Seguono altri momenti di raccoglimento e culto in siti sacri nei dintorni della Mecca, tra cui Mina, Muzdalifah e il Monte Arafat. Prima della partenza, i pellegrini ripetono i giri attorno alla Kaaba in segno di addio spirituale.

Completare l’Hajj significa chiedere il perdono divino e ottenere la cancellazione dei peccati passati. Sebbene sia obbligatorio solo una volta nella vita, molti musulmani vi ritornano per rinnovare il loro legame con la fede.

Sicurezza e salute: l'Hajj ai tempi del cambiamento climatico

Con l’Hajj 2025 che si svolge nei primi giorni dell’estate, il caldo torrido rappresenta una sfida cruciale. Le autorità saudite hanno introdotto nuove misure di sicurezza dopo che, lo scorso anno, oltre 1.300 persone sono decedute a causa del colpo di calore.

Tra gli interventi più significativi c’è l’installazione del più grande sistema di raffreddamento al mondo, attivo nella Grande Moschea, in grado di mantenere le temperature interne tra i 22 e i 24 gradi Celsius.

I pellegrini hanno ricevuto kit di sicurezza ufficiali con istruzioni per affrontare il caldo: evitare di uscire nelle ore più torride, coprirsi il capo quando possibile e riconoscere i sintomi dell’esaurimento da calore e della disidratazione.

Niente bambini sotto i 12 anni: nuova regola per il 2025

Tra le novità più discusse dell’Hajj 2025 c’è il divieto di partecipazione per i bambini sotto i 12 anni. Una decisione inedita, adottata da Riyadh per ridurre i rischi sanitari e migliorare la gestione logistica del flusso di pellegrini.

La scelta è in linea con i principi religiosi: i minori non hanno l’obbligo di compiere il pellegrinaggio né gli altri precetti come il digiuno o la preghiera fino al raggiungimento della pubertà.

Pilgrims use umbrellas to shield themselves from the sun during the annual Hajj, near the holy city of Mecca, Saudi Arabia, June 15, 2024.
Pilgrims use umbrellas to shield themselves from the sun during the annual Hajj, near the holy city of Mecca, Saudi Arabia, June 15, 2024. Rafiq Maqbool/Copyright 2024 The AP. All rights reserved

Fede e resilienza: l’essenza del pellegrinaggio

L’Hajj è un momento di profondo raccoglimento religioso, ma anche una prova di resilienza fisica e spirituale. Ogni anno, milioni di musulmani si mettono in cammino per realizzare il desiderio di una vita, affrontando viaggi lunghi, sacrifici personali e, sempre più, l'impatto del cambiamento climatico.

In un mondo segnato da conflitti e disuguaglianze, l’Hajj resta un simbolo di unità e uguaglianza tra i credenti, dove tutti, indipendentemente da origine, ceto o status, indossano lo stesso abito bianco, l’ihram, per ricordare che siamo tutti uguali davanti a Dio.

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