Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius critica Mosca: “Putin parla di pace alle sue condizioni, ma continua ad attaccare”. Berlino pronta ad aumentare la spesa militare e sostenere nuove sanzioni Ue contro la Russia
Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha lanciato martedì dure accuse contro la Russia, sostenendo che il presidente Vladimir Putin stia usando i negoziati per il cessate il fuoco con l’Ucraina come strumento tattico, piuttosto che come reale tentativo di porre fine al conflitto.
"Putin parla di cessate il fuoco solo alle sue condizioni", ha detto Pistorius ai giornalisti a margine di un incontro Nato, sottolineando richieste inaccettabili come il blocco dell'ingresso dell'Ucraina nella Nato e il ritiro da territori occupati.
Le dichiarazioni arrivano all’indomani dell’annuncio del presidente americano Donald Trump sull’avvio “immediato” dei colloqui tra Russia e Ucraina, anche se restano incerte sede e partecipanti. Intanto, Pistorius ha denunciato nuovi attacchi russi, tra cui il più massiccio raid di droni dall’inizio della guerra, che ha colpito Kiev, Dnipropetrovsk e Donetsk.
Il ministro ha anche confermato che la Germania sosterrà ulteriori sanzioni dell’Unione europea contro Mosca.
Sul fronte interno, Pistorius ha aperto a un aumento drastico della spesa militare tedesca, fino al 5 per cento del Pil nei prossimi 5-7 anni, in linea con le pressioni statunitensi. "Con il 3 per cento non raggiungeremmo gli obiettivi Nato. La priorità è cominciare a rispondere concretamente alle esigenze dell’Alleanza", ha detto.
Il segnale è stato rafforzato anche dal nuovo ministro degli Esteri Johann Wadephul e dal cancelliere Friedrich Merz, entrambi favorevoli a un potenziamento significativo della Bundeswehr. Berlino punta a sfruttare la recente flessibilità sul debito pubblico per sbloccare nuovi fondi destinati alla difesa.