Il Myanmar è in subbuglio da quando, nel 2021, l'esercito ha spodestato il governo eletto di Aung San Suu Kyi, dando vita a proteste pacifiche in tutto il Paese che sono degenerate in resistenza armata
In Myanmar si sono svolti i funerali di almeno 17 studenti e due insegnanti, uccisi lunedì in un attacco aereo che ha colpito una scuola nel villaggio di Ohe Htein Twin, nel comune di Tabayin (conosciuto anche come Depayin), nella regione di Sagaing.
L’attacco, attribuito alla giunta militare, ha provocato anche circa 100 feriti, secondo fonti della resistenza locale e media indipendenti.
Le vittime erano bambini tra i 2 e gli 11 anni. Il più piccolo tra i deceduti aveva appena sette anni. La maggior parte dei funerali si è svolta in due cimiteri del villaggio, a poche ore dall'attacco, in cerimonie improvvisate.
L’attacco mentre si svolgevano le lezioni
Secondo testimonianze raccolte da gruppi della resistenza, il raid aereo ha colpito una scuola frequentata da oltre 100 studenti mentre si stavano preparando per gli esami. Un altro studente, ferito gravemente, è deceduto martedì durante il ricovero ospedaliero. Alcune vittime hanno subito amputazioni, e molti dei feriti sono stati trasferiti in ospedali regionali, poiché la clinica locale non disponeva di mezzi adeguati.
Un membro della resistenza, che ha parlato in forma anonima per timore di rappresaglie, ha dichiarato che non erano presenti combattenti nel villaggio al momento dell’attacco. Tuttavia, Sagaing è da tempo una roccaforte della resistenza armata contro il governo militare, instaurato dopo il colpo di Stato del 2021.
Smentite della giunta, accuse dell’opposizione
La giunta militare ha negato ogni responsabilità tramite il quotidiano statale Global New Light of Myanmar, accusando “media malintenzionati” di diffondere notizie false. Tuttavia, il governo ombra di Unità Nazionale (NUG) ha accusato formalmente il regime di aver lanciato deliberatamente due bombe a grappolo da un jet partito dalla base di Meiktila.
"Non ci sarà impunità", si legge in un comunicato del Ministero dei Diritti Umani del NUG. "Ogni responsabile sarà identificato e perseguito secondo la piena forza della legge".
Condanna internazionale e contesto di guerra civile
L’attacco ha suscitato reazioni di condanna anche a livello internazionale. Catherine West, sottosegretario britannico per l’Indo-Pacifico, ha dichiarato: “Siamo inorriditi da questo attacco aereo in un’area colpita dal terremoto, dove era stato dichiarato un cessate il fuoco. Le scuole dovrebbero essere luoghi di sicurezza, non obiettivi militari”.
Dal colpo di Stato del 2021, il Myanmar è precipitato in una guerra civile diffusa. L’esercito ha intensificato l’uso di attacchi aerei contro le forze di resistenza, causando oltre 6.600 morti tra i civili, secondo stime delle ONG.
Negli ultimi tempi, gli attacchi aerei in Myanmar sono finiti nuovamente sotto i riflettori, dopo che diversi rapporti – considerati credibili dalle Nazioni Unite e da organizzazioni per i diritti umani – hanno segnalato il proseguimento dei bombardamenti anche dopo il devastante terremoto del 28 marzo. Questo nonostante l’annuncio di un cessate il fuoco da parte sia dell’esercito sia dei gruppi di resistenza, volto a facilitare le operazioni di soccorso.
“Siamo inorriditi dalle notizie di un attacco aereo del regime del Myanmar contro una scuola situata in una zona colpita dal sisma, proprio mentre era stato dichiarato un cessate il fuoco. Le scuole dovrebbero rappresentare un luogo di sicurezza e di opportunità, non un bersaglio collaterale in un conflitto armato”, ha dichiarato in una nota il sottosegretario di Stato britannico per l’Indo-Pacifico, Catherine West.
“Rinnoviamo il nostro appello a tutte le parti in causa, e in particolare all’esercito del Myanmar, affinché cessino immediatamente gli attacchi aerei, tutelino la popolazione civile e proteggano le infrastrutture civili”, ha aggiunto.