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Turchia, Imamoglu supera Erdogan nei sondaggi dopo l’arresto: cresce il sostegno popolare

Un sostenitore di Ekrem Imamoglu tiene una sua foto a Istanbul, 11 aprile 2025.
Un sostenitore di Ekrem Imamoglu tiene una sua foto a Istanbul, 11 aprile 2025. Diritti d'autore  AP Photo
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Di يورونيوز
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Dopo l’arresto a marzo, la popolarità di Ekrem Imamoglu è aumentata. I sondaggi lo danno in netto vantaggio su Erdogan in un eventuale ballottaggio, con l’opposizione che spinge per elezioni anticipate

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Gli ultimi sondaggi d'opinione in Turchia indicano un importante cambio negli equilibri politici: Ekrem Imamoglu, ex sindaco di Istanbul e principale figura dell'opposizione, ha superato il presidente Recep Tayyip Erdoğan in popolarità. Questo incremento di consenso è avvenuto in seguito al suo arresto, avvenuto il 23 marzo con l'accusa di corruzione, che lui nega fermamente.

La detenzione è stata ampiamente condannata come politicamente motivata sia dai partiti di opposizione che da diversi esponenti europei, i quali hanno denunciato una grave interferenza sull'indipendenza della magistratura turca. Il governo di Ankara respinge tali accuse.

Nonostante Imamoglu si trovi ancora in stato di detenzione e in attesa di una data per il processo, il suo nome continua a risuonare con forza nella scena politica. La sua candidatura presidenziale, ufficializzata dal Partito Popolare Repubblicano (Chp), ha ricevuto un impulso significativo proprio in seguito alla sua incarcerazione, che molti elettori hanno interpretato come un tentativo deliberato del governo di eliminarlo dalla corsa elettorale.

Sondaggi: Imamoglu in vantaggio in un ipotetico ballottaggio

Due rilevazioni condotte ad aprile — una dall’Istituto Metropol e l’altra da Kunda — mostrano che Imamoglu batterebbe Erdogan se si tenessero oggi le elezioni presidenziali.

In particolare, secondo il direttore di Metropol, Ozar Cengar, Imamoglu otterrebbe il 46,7 per cento dei voti contro il 39,3 per cento del presidente uscente. Un risultato che testimonia non solo la crescente popolarità dell’ex sindaco, ma anche un cambiamento nell’umore dell’elettorato turco, sempre più polarizzato.

Le indagini demoscopiche indicano inoltre che entrambi i principali partiti — l'Akp di Erdogan e il ChpP di Imamoglu — hanno registrato una crescita di circa cinque punti percentuali rispetto a marzo. Questo fenomeno sembra essere il risultato di una progressiva riduzione degli elettori indecisi, che si sono ormai orientati verso uno dei due principali schieramenti, rafforzando la dinamica di una politica nazionale sempre più bipolare.

La battaglia politica si sposta anche fuori dal Parlamento

Nel frattempo, una petizione pubblica promossa dal Chp per chiedere la liberazione di Imamoglu e l’indizione di elezioni anticipate ha raccolto oltre 13 milioni di firme, un segnale della forte mobilitazione popolare.

Tuttavia, la possibilità di elezioni presidenziali anticipate appare remota: secondo la legge vigente, Erdogan non potrebbe ricandidarsi a meno che il Parlamento non approvi elezioni anticipate con una maggioranza dei due terzi, scenario improbabile senza il sostegno di partiti esterni alla coalizione di governo.

In parallelo, Imamoglu è stato colpito da un’altra controversa misura: la revoca del titolo di laurea, requisito legale per candidarsi alla presidenza. Il provvedimento è arrivato un giorno dopo la sua nomina ufficiale a candidato del Chp, sollevando forti dubbi sulla legittimità e sull’intenzionalità politica della decisione.

L’equilibrio futuro dipenderà dal ruolo del partito filocurdo Dem

Un altro elemento chiave nel panorama politico turco è rappresentato dal partito della Democrazia dei Popoli (Dem), di ispirazione filocurda, che in passato ha sostenuto il Chp e Imamoglu in diverse elezioni. Il ruolo del Dem sarà cruciale per determinare le future alleanze e il bilancio elettorale.

Attualmente, il Dem è coinvolto in trattative con il governo in merito a un possibile accordo che coinvolge il partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk).

In una svolta significativa, il leader recentemente arrestato del Pkk ha annunciato l'intenzione di sciogliere l'organizzazione armata, aprendo potenzialmente a una nuova fase di riconciliazione nazionale. Se confermata, questa evoluzione potrebbe modificare drasticamente il panorama politico e rafforzare le speranze di una larga coalizione che vada oltre l’asse Chp-Imamoglu.

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