I libanesi sono chiamati ad eleggere sindaci e consigli municipali mentre il Paese prova a rialzarsi dopo 14 mesi di conflitto con Israele. Hezbollah e Amal favoriti nei sobborghi di Beirut
Per la prima volta in quasi un decennio, i cittadini libanesi si sono recati alle urne per eleggere sindaci e consigli municipali. Le elezioni arrivano dopo la fine della guerra durata 14 mesi tra Israele e Hezbollah, che ha lasciato oltre 4mila morti e distrutto interi quartieri.
Il primo turno di voto, organizzato per distretti, si è svolto domenica 4 maggio nelle aree del Monte Libano, incluse le martoriate periferie meridionali di Beirut, dove si trovavano i quartieri generali di Hezbollah e dove viveva gran parte della leadership del movimento, incluso il leader Hassan Nasrallah, ucciso in un raid aereo israeliano.
Sebbene meno rilevanti rispetto alle elezioni parlamentari previste per il 2026, queste consultazioni locali rappresentano un importante indicatore politico. Servono a misurare l’impatto del conflitto sulla fiducia nei partiti e nei leader, soprattutto nel sud del Libano, roccaforte di Hezbollah e dei suoi alleati.
Hezbollah e Amal favoriti nei sobborghi di Beirut
Nei sobborghi meridionali della capitale, Hezbollah e il movimento sciita Amal sono dati per favoriti nella corsa ai consigli municipali e alle cariche di sindaco. Davanti ai seggi elettorali erano ben visibili le bandiere dei partiti e i volontari vestiti con i tradizionali colori verde e giallo, pronti ad assistere gli elettori.
Le operazioni di voto si sono svolte anche in scuole pubbliche vicine a edifici ridotti in macerie dai bombardamenti israeliani. Intanto, il governo libanese, alle prese con una grave crisi economica, sta cercando con urgenza fondi internazionali per la ricostruzione, stimata dalla Banca Mondiale in oltre 9,7 miliardi di euro.
Le elezioni municipali erano attese da anni, ma il governo le ha rinviate tre volte, anche a causa della mancanza di risorse.
Molti elettori hanno dichiarato di essere motivati principalmente dalla volontà di ricostruire le proprie case e le proprie comunità.
Mohammad Awali, candidato al consiglio municipale di Haret Hreik, ha sottolineato: "il nostro comune ha una responsabilità enorme, soprattutto dopo le gravi distruzioni subite dalla nostra zona."