I musulmani celebrano Eid al-Fitr con preghiere e raduni, segnando la fine del Ramadan. A Gaza, i palestinesi hanno poco da festeggiare perché la guerra continua nonostante gli sforzi per il cessate il fuoco
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I musulmani di tutto il mondo hanno salutato la fine del mese sacro islamico del Ramadan e hanno celebrato domenica la festività di Eid al-Fitr.
Come ogni anno, l'Eid è stata accolta con gioia ed eccitazione dai musulmani che hanno celebrato la festa con preghiere congregazionali e festeggiamenti che tipicamente includono visite alla famiglia, riunioni e vestiti nuovi.
A Gerusalemme, migliaia di palestinesi si sono riuniti domenica presso la Moschea al-Aqsa nella Città Vecchia per le preghiere di Eid al-Fitr.
In Serbia, la comunità islamica ha tenuto la sua cerimonia centrale dell'Eid nella moschea araba di Novi Pazar, segnando anche l'occasione con preghiere comuni.
Nella capitale portoghese di Lisbona, i musulmani si sono riuniti in spazi di preghiera all'aperto. Le famiglie hanno indossato abiti nuovi e visitato i propri cari, mescolando la tradizione con i festeggiamenti moderni.
Nel frattempo, nella città più sacra dell'Islam, La Mecca, milioni di pellegrini e abitanti del luogo si sono uniti alle preghiere di massa presso la Grande Moschea, sottolineando il cuore spirituale della celebrazione.
Altrove in Medio Oriente, i siriani celebrano il loro primo Eid al-Fitr dalla fine di oltre mezzo secolo di governo della famiglia al-Assad.
Come il Ramadan e altre osservanze musulmane, il calendario dei mesi e delle festività musulmane dipende in genere dal ciclo lunare, in particolare dall'avvistamento della falce di Luna dopo la Luna nuova.
In molte parti del mondo, squadre dedicate di osservatori della luna scrutano il cielo con telescopi e binocoli, nella speranza di scorgere l'elusiva luna crescente.
Eid al-Fitr oscurato dalla guerra
Per alcuni musulmani, l'Eid di quest'anno è stata tutt'altro che un'occasione di gioia, poiché le loro comunità sono devastate dalla guerra.
I residenti della Striscia di Gaza stanno osservando il loro secondo Eid al-Fitr dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas.
Domenica hanno avuto poco da festeggiare, mentre celebravano una festività normalmente festosa con le scorte di cibo in rapida diminuzione e senza una fine in vista del conflitto.
Gli attacchi israeliani nella notte e nella giornata di domenica hanno ucciso almeno 19 persone, per lo più donne e bambini, secondo i funzionari del ministero della Sanità di Hamas a Gaza.
Israele ha posto bruscamente fine al cessate il fuoco con Hamas questo mese, quando ondate di attacchi hanno ucciso centinaia di persone nell'enclave. Nel frattempo, cibo, carburante, medicine e altri rifornimenti sono stati bloccati.
"È l'Eid della tristezza", ha detto Adel al-Shaer dopo aver partecipato alle preghiere all'aperto nella città centrale di Deir al-Balah. "Abbiamo perso i nostri cari, i nostri figli, le nostre vite e il nostro futuro. Abbiamo perso i nostri studenti, le nostre scuole e le nostre istituzioni. Abbiamo perso tutto".