Il partito di opposizione attualmente più popolare sta chiedendo ai cittadini ungheresi la loro opinione su una serie di questioni, tra le quali le politiche economiche e tributarie, la remunerazione del primo ministro e l'adesione dell'Ucraina all'Ue
La campagna del Partito del Rispetto e della Libertà (Tisza) intitolata "Voce del popolo" è stata avviata in Ungheria. Si tratta di una consultazione pubblica rivolta ai cittadini ungheresi, ai quali è stata posta una serie di domande sulle questioni più d'attualità nella nazione europea.
Magyar: "Noi non agiamo come il governo"
La maggior parte dei quesiti riguarda le politiche economiche, tributarie e sociali, ma alcune vertono invece su questioni politica estera, come nel caso del sostegno all'ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea o nella Nato. Alla conferenza stampa nel corso della quale è stata lanciata l'iniziativa, il leader del partito, Péter Magyar ha sottolineato le differenze esistenti rispetto alle consultazioni nazionali organizzate dal partito al governo, Fidesz.
"Noi non agiamo come l'esecutivo ha fatto per più di un decennio, annunciando i provvedimenti in anticipo durante le riunioni di governo e poi spendendo miliardi di fiorini dei contribuenti per esercizi di raccolta dati che chiamano consultazioni nazionali”, ha tuonato il politico ungherese.
Accuse reciproche tra i partiti Fidesz e Tisza
Il governo di Victor Orbán sta lanciando un questionario, considerato un sondaggio demoscopico, che però è concentrato su un unico tema: l'adesione dell'Ucraina all'Unione europea. "Tutti sanno cosa sia una consultazione nazionale. La sola differenza è che questa volta non chiederemo l'opinione della gente su molte questioni questioni, ma su una sola: sarà qualcosa di molto semplice", ha assicurato il primo ministro ungherese in un'intervista concessa alla radio Kossuth.
Il partito di governo e Tisza si accusano reciprocamente di utilizzare le consultazioni al fine di raccogliere dati sugli elettori. Il questionario Voce del popolo può essere compilato di persona o online: i cittadini ungheresi hanno tempo fino all'11 aprile per farlo. Non si conoscono ancora, invece, le date del sondaggio organizzato dall'esecutivo.