Un adolescente e un leader di Hamas sono stati uccisi nell'attacco all'ospedale Nasser di Khan Younis, ferendo diverse persone e provocando un vasto incendio
L'esercito israeliano ha colpito domenica sera il più grande ospedale del sud di Gaza, uccidendo due persone, ferendone altre e provocando un vasto incendio.
L'attacco ha colpito l'edificio chirurgico dell'ospedale Nasser nella città di Khan Younis, ha dichiarato il ministero della Sanità di Gaza, giorni dopo che la struttura è stata sommersa da morti e feriti quando Israele ha ripreso la guerra a Gaza la scorsa settimana con un'ondata di attacchi aerei a sorpresa.
In tutta Gaza 25 morti negli ultimi attacchi israeliani
Almeno 25 palestinesi sono stati uccisi negli ultimi attacchi israeliani nella Striscia di Gaza, hanno annunciato lunedì tre ospedali.
L'ospedale Al-Ahli di Gaza City ha ricevuto undici corpi a seguito di attacchi nella notte e nella giornata di lunedì, tra cui tre donne e quattro bambini. Uno degli attacchi ha ucciso due bambini, i loro genitori, la nonna e lo zio.
L'ospedale Nasser ha ricevuto sette cadaveri a causa degli attacchi della notte e quattro a causa degli attacchi del giorno precedente. L'Ospedale europeo ha ricevuto tre corpi da un attacco vicino a Khan Younis.
Tra le vittime dell'attacco di domenica notte all'ospedale Nasser c'era anche un ragazzo di 16 anni che era stato operato due giorni fa. È stato ucciso anche Ismail Barhoum, membro dell'ufficio politico di Hamas, che era in cura presso l'ospedale, ha dichiarato Hamas in un comunicato.
L'esercito israeliano ha confermato l'attacco all'ospedale e il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato che l'obiettivo era Barhoum. L'Idf ha dichiarato che sono state utilizzate munizioni precise per ridurre al minimo i danni. Ma il personale medico ha dichiarato che molte persone sono state ferite e il reparto chirurgico dell'ospedale per i pazienti maschi è stata distrutto.
Un morto nella sparatoria nel nord di Israele
Separatamente, i media israeliani hanno riferito che una persona è stata uccisa e un'altra ferita in un sospetto attacco terroristico vicino alla città settentrionale israeliana di Yokne'am.
La polizia israeliana ha dichiarato che il sospettato ha guidato un'auto contro una fermata dell'autobus, tentando di investire le persone prima di uscire dal veicolo e aprire il fuoco sui veicoli in transito. Un agente della polizia di frontiera ha poi sparato al sospettato sulla scena.
Un uomo di 70 anni, rimasto in condizioni critiche, è morto per le ferite da arma da fuoco, secondo il servizio di soccorso israeliano Magen David Adom. Un altro ventenne è stato portato in ospedale con ferite da taglio e rimane in condizioni critiche.
Rafah accerchiata dall'Idf
Più di 50mila palestinesi sono stati uccisi nella guerra, ha dichiarato domenica il ministero della Sanità di Gaza. Almeno 600 palestinesi sono stati uccisi da quando Israele ha ripreso l'assalto a Gaza.
L'esercito israeliano ha affermato di aver "eliminato" decine di militanti da quando Israele ha posto fine al cessate il fuoco martedì con attacchi che hanno ucciso centinaia di persone in uno dei giorni più letali della guerra che dura da 17 mesi.
Alcune ore prima dell'attacco di domenica all'ospedale Nasser, un altro attacco alla zona umanitaria di al-Mawasi ha ucciso il leader di Hamas Salah Bardawil e sua moglie.
L'esercito israeliano è anche avanzato in profondità a Gaza da quando ha ripreso la guerra. Migliaia di persone sono intrappolate nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dopo che le forze israeliane ne hanno circondato una parte domenica, hanno detto i funzionari palestinesi.
Israele ha ordinato l'evacuazione del quartiere di Tel al-Sultan, dicendo alle persone di lasciare un unico percorso a piedi verso al-Mawasi, un gruppo di tendopoli lungo la costa. Migliaia di persone sono fuggite, ma i residenti hanno detto che molti sono rimasti intrappolati dalle forze israeliane.
La municipalità di Rafah ha dichiarato lunedì che migliaia di persone sono ancora intrappolate, compresi i primi soccorritori della Protezione Civile e della Mezzaluna Rossa palestinese.