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Guerra in Ucraina: non si fermano gli attacchi russi, Kiev colpisce infrastrutture di Mosca

Un militare ucraino della brigata Khartia, noto con il nome di battaglia "Krystal", spara obice M101 verso le posizioni russe nella regione di Kharkiv, Ucraina, 12 marzo 2025
Un militare ucraino della brigata Khartia, noto con il nome di battaglia "Krystal", spara obice M101 verso le posizioni russe nella regione di Kharkiv, Ucraina, 12 marzo 2025 Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Tamsin Paternoster & Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che Putin si sta "preparando a respingere" una proposta di pace provvisoria sostenuta dagli Stati Uniti e dall'Ucraina

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Le difese aeree dell'Ucraina hanno distrutto 16 droni lanciati dalla Russia nel corso di un attacco notturno. Lo hanno reso noto le autorità di Kiev, specificando che altri 9 droni russi sono stati messi fuori servizio grazie ad operazioni di disturbo elettronico.

Come reso noto dall'Aeronautica Ucraina, a causa della caduta di detriti, ci sono stati danni materiali. Nel raid russo di giovedì sera nel distretto di Osnovianskyi a Kharkiv sono rimaste ferite almeno sette persone, ha riferito il sindaco della città Ihor Terekhov.

Colpite infrastrutture militari ed energetiche in Russia

Sempre nella notte l'Ucraina ha colpito un deposito missilistico e due stazioni di compressione del gas in Russia, poche ore dopo le riserve espresse da Vladimir Putin sulla tregua proposta dagli Stati Uniti e accettata da Kiev. Le forze ucraine stanno attaccando obiettivi militari ed energetici in Russia, in risposta ai bombardamenti quotidiani.

In un comunicato, i servizi speciali ucraini (Sbu) hanno comunicato che i loro droni hanno colpito "un deposito missilistico per i sistemi S-300/S-400" nella regione russa di Belgorod, al confine con l'Ucraina, nella notte tra giovedì e venerdì, provocando un'esplosione. La Sbu ha aggiunto di aver preso di mira e colpito due stazioni di compressione del gas nelle regioni russe di Tambov e Saratov, situate a centinaia di chilometri dal fronte ma nel raggio d'azione dei droni sviluppati da Kiev per rispondere agli attacchi russi.

Botta e risposta Putin-Zelensky a distanza

Mentre continuano gli attacchi sul campo, giovedì Vladimir Putin ha messo in discussione la proposta di un accordo di cessate il fuoco tra Ucraina e Russia mediata dagli Stati Uniti che suggerisce una tregua provvisoria di 30 giorni e una pausa nei combattimenti, anche nel Mar Nero e lungo la linea del fronte.

In una conferenza stampa a Mosca, Putin ha dichiarato che, sebbene l'"idea" del cessate il fuoco sia corretta, ci sono alcune "questioni" che devono essere discusse con gli Stati Uniti, prima di elencare una serie di domande che sembrano mettere in discussione l'accordo.

Per il leader russo gli Stati Uniti hanno convinto l'Ucraina ad accettare un cessate il fuoco a causa della situazione in corso sul campo di battaglia, in particolare nella regione occidentale russa di Kursk, dove l'Ucraina ha lanciato un'offensiva a sorpresa la scorsa estate.

Le forze russe stavano "avanzando quasi" ovunque a Kursk, ha dichiarato Putin, suggerendo che una parte dei negoziati per il cessate il fuoco dovrebbe includere discussioni su ciò che è accaduto alle truppe ucraine nella regione.

"Tutte quelle (truppe ucraine, ndr) che sono lì usciranno senza combattere? O la leadership ucraina ordinerà loro di deporre le armi e arrendersi?", ha detto Putin. "Come si risolverà la situazione lungo la linea del fronte rimane poco chiaro", ha aggiunto.

Zelensky: "Putin ha paura di dire che vuole continuare la guerra"

Nel suo consueto discorso serale, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invece interpretato l'esitazione di Putin come un respingimento dell'accordo.

"Putin, ovviamente, ha paura di dire direttamente al presidente Trump che vuole continuare questa guerra, vuole uccidere ucraini". Zelensky ha denunciato le dichiarazioni "molto prevedibili e manipolatorie" del presidente russo sulla proposta di cessate il fuoco. La sua strategia è quella di fissare così tante pre-condizioni che "niente funzionerà o non funzionerà per il tempo più lungo possibile".

Da parte sua Donald Trump ha affermato che dalla Russia arrivano "buoni segnali" e si è offerto di parlare con Putin. Il leader del Cremlino "ha rilasciato una dichiarazione molto promettente, ma non completa", ha detto Trump, aggiungendo di sperare che la Russia sia d'accordo e sottolineando il suo desiderio di vedere la fine dei combattimenti.

Giovedì la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato che la Russia è pronta a discutere un accordo, ma che non vede l'urgenza di fermare i combattimenti. Ha ribadito che Mosca non accetterebbe truppe di pace occidentali in Ucraina, un'idea paventata da Francia e Regno Unito come un modo per garantire la pace in caso di cessate il fuoco.

L'Ucraina ha dichiarato di aver bisogno di una forma di garanzia di sicurezza per firmare un accordo di cessate il fuoco duraturo.

Le richieste principali di Mosca per porre fine alla guerra contro l'Ucraina includono la fine degli aiuti militari a Kiev, la smilitarizzazione dell'Ucraina e l'impegno a non far entrare Kiev nell'alleanza militare della Nato.

Risorse addizionali per questo articolo • AP

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