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Colloqui Usa-Russia sull'Ucraina, cosa ne pensano a Kiev e a Mosca

Persone si inginocchiano mentre i soldati trasportano la bara di un soldato volontario a Kiev (30 gennaio 2025)
Persone si inginocchiano mentre i soldati trasportano la bara di un soldato volontario a Kiev (30 gennaio 2025) Diritti d'autore  Aurelien Morissard/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Aurelien Morissard/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La stanchezza del conflitto traspare dalle parole della gente comune tanto in Ucraina che in Russia. La speranza a Kiev è che il governo possa fare valere le proprie condizioni, finora messe da parte nei colloqui in Arabia Saudita da americani e russi

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Residenti interpellati a Kiev hanno espresso scetticismo e preoccupazione per l'incontro tra diplomatici statunitensi e russi in Arabia Saudita, che non ha incluso l'Ucraina.

Le discussioni tenutesi a Riad, volte a rafforzare le relazioni diplomatiche e a discutere i modi per porre fine alla guerra in Ucraina, hanno segnato un cambiamento significativo nella politica estera americana sotto il presidente Donald Trump.

I funzionari ucraini erano assenti dai colloqui e si sono svolti mentre l'Ucraina continua a perdere terreno nei confronti delle forze russe nella guerra in corso, che dura ormai da quasi tre anni.

L'assenza dell'Ucraina dai colloqui ha provocato la frustrazione di molti ucraini.

“È inaccettabile per l'Ucraina. Sono dalla parte del nostro presidente”, ha dichiarato Hanna Stenenko che vive nella capitale ucraina, “credo che Trump sia dalla nostra parte e voglia porre fine alla guerra, ma deve finire con la nostra vittoria”.

“Non siamo merce di scambio. Stiamo combattendo per la giustizia nel mondo”, ha detto invece Havrysh Kateryna, una donna ucraina di Kryvyi Rih.

Tra le persone interpellate c'è anche Vadym, un soldato in congedo dalle forze armate ucraine che è stato prigioniero di guerra. “Ho parlato con loro. Cosa posso dire? Non funzionerà”, ha concluso l'uomo mettendo in guardia dal fidarsi della Russia.

Cartello contro la guerra, bandiere e manifesti accanto alla statua dell'ex Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan a Varsavia
Cartello contro la guerra, bandiere e manifesti accanto alla statua dell'ex Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan a Varsavia AP Photo

Cosa pensa la gente a Mosca dei colloqui in Arabia Saudita

A Mosca, tuttavia, alcuni intervistati ritengono che gli interessi russi debbano avere la massima priorità.

Abbiamo perso troppo per accettare questi compromessi. Quindi, ovviamente, vogliamo la pace, ma allo stesso tempo dobbiamo andare fino in fondo e difendere i nostri interessi prima di tutto. E spero che il nostro presidente faccia la cosa giusta in questa situazione”, ha dichiarato Svetlana Furtseva, una residente di Mosca.

Altri si sono limitati a esprimere stanchezza per la guerra in corso e a sperare in un negoziato.

“Penso che arriveranno a un accordo, perché mi sembra che il calice della pazienza di entrambe le parti sia già pieno, e credo che ora il mondo intero abbia iniziato a capire chi ha ragione e chi ha torto”, ha spiegato Roman Kamensky, che vive anch'egli nella capitale russa.

Al di fuori delle due parti in guerra, tuttavia, ci sono preoccupazioni per la sicurezza dell'Europa in generale.

In Polonia ad esempio, una nazione Nato che confina con l'Ucraina, molti temono che un accordo tra Washington e Mosca possa danneggiare la sicurezza e la democrazia sia nel continente che altrove.

“Siamo tutti a rischio, il mondo intero è a rischio. Non voglio mettere la Polonia al primo posto, ma a causa della sua posizione geografica, (la Polonia) è molto a rischio. Ma vorrei sottolineare che tutto il mondo è a rischio perché tutti i diritti, i diritti umani sono stati devastati”, ha detto Jolanta Galazka-Friedman, insegnante di Varsavia.

Molte persone nella regione sono profondamente preoccupate che un accordo che favorisca la Russia possa permettere a Mosca di ricostruire la sua forza militare, alimentando ulteriormente le sue ambizioni imperiali.

È diffuso il timore che un accordo di questo tipo possa mettere la Russia in condizione di prendere di mira in futuro Paesi come la Polonia o gli Stati baltici, Lituania, Lettonia ed Estonia.

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