Il primo ministro spagnolo ha difeso la gestione statale della Dana di fronte alle critiche del Partito popolare e ha assicurato che il suo governo è aperto ad aprire una commissione d'inchiesta
Il premier spagnolo Pedro Sánchez, ha annunciato questo mercoledì, durante la sessione di controllo al Congresso,** un terzo pacchetto di aiuti per le persone colpite dalla Dana, e in particolare la Comunità Valenciana, il 29 ottobre scorso, uccidendo più di 220 persone.
Il nuovo pacchetto consisterà in nuovi aiuti, nuovi strumenti di credito, tra gli altri, per un valore totale di 2.274 milioni di euro. Secondo il presidente socialista, gli aiuti sono rivolti ai cittadini, oltre che al tessuto produttivo.
Governo spagnolo stanza più di 16 miliardi di euro per le vittime della Dana
Il terzo pacchetto si aggiunge ai due approvati il 5 e l'11 novembre e porta il totale degli aiuti statali per le persone colpite dall'uragano a più di 16,6 miliardi di euro. "Il governo sta per approvare un terzo pacchetto di aiuti con 60 misure volte ad accelerare il ritorno alla normalità e il recupero delle aree colpite da questa tragedia", ha annunciato Sánchez.
Pedro Sánchez ha sostenuto che il governo centrale ha "adempiuto" alle sue responsabilità, affermando che "continua a farlo e continuerà a farlo".
Allo stesso modo, il leader del governo ha ricordato gli avvertimenti emessi dagli enti meteorologici statali, l'Aemet e la Confederación Hidrográfica del Júcar, riprendendo nel suo discorso gli avvertimenti emessi durante tutta la giornata.
Sánchez difende la gestione dello Stato di fronte alle critiche
Durante il suo discorso, il leader socialista ha anche difeso la gestione statale della catastrofe, assicurando che tutti gli organi statali hanno agito in tempo e avvertito le autorità regionali.
"Non credo che il sistema abbia fallito (...) è lo stesso sistema che ci ha permesso di rispondere efficacemente alle catastrofi precedenti", ha detto, aggiungendo: "Hanno fallito alcune persone che non sono state all'altezza delle loro responsabilità", riferendosi al governo regionale di Valencia, guidato da Carlos Mazón (Pp).
Infine, il premier ha assicurato di essere disponibile ad aprire una commissione d'inchiesta per chiarire tutto ciò che è accaduto e ha detto che verrà pubblicato un rapporto dettagliato. Ma il leader del Partito popolare, Alberto Núñez Feijóo, ha accusato Sánchez nella sua apparizione di essere rimasto "con le braccia incrociate" e ha criticato il fatto che non abbia dichiarato l'emergenza nazionale.
Il leader popolare ha criticato il governo per la sua "mancanza di umiltà" di fronte alla gestione della Dana, alla quale "non ha reagito fino alle 23:00 di sera".
Da parte sua, Santiago Abascal, leader del partito di estrema destra Vox, ha criticato la gestione dell'emergenza da parte del governo: "Sono stati lasciati soli, allagati, senza elettricità, senza acqua, si sono svegliati con la paura pensando che qualcuno sarebbe arrivato lì, ma non è arrivato nessuno, non è apparso nessuno".
D'altra parte, la portavoce del Gruppo plurinazionale del Sumar, Verónica Martínez Barbero, ha criticato Vox e il Partito popolare per aver diffuso "bufale" sui social network.