Proseguono i bombardamenti contro il nord della Striscia e il Libano. Almeno 87 i morti e 40 i feriti a Beit Lahiya, nel nord di Gaza. Tre soldati libanesi sono stati uccisi mentre attraversavano il sud del Paese su un mezzo militare. Hezbollah ha lanciato, intanto, decine di razzi
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Almeno 87 persone sono morte o disperse dopo gli attacchi israeliani a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza, durante la notte tra sabato e domenica, lo ha fatto sapere il ministero della Salute.
Altre 40 persone sono rimaste ferite negli attacchi contro la città che è stata uno dei primi obiettivi dell'invasione di terra di Israele quasi un anno fa.
Nelle ultime due settimane Israele ha condotto un'operazione su larga scala nel nord di Gaza, affermando che Hamas si è riorganizzato in questa zona. Le autorità palestinesi affermano che centinaia di persone sono state uccise e che il settore sanitario nel nord è sull'orlo del collasso.
Medici Senza Frontiere ha chiesto alle forze israeliane di “fermare immediatamente i loro attacchi contro gli ospedali nel nord di Gaza” dopo che il ministero della Salute ha dichiarato che le truppe israeliane hanno sparato contro due ospedali durante il fine settimana. L'esercito ha detto che stava operando vicino a uno degli ospedali, ma non aveva sparato direttamente contro di esso, e che stava indagando sull'altro incidente.
“L'escalation di violenza e le operazioni militari israeliane senza sosta a cui abbiamo assistito nelle ultime due settimane nel nord di Gaza hanno conseguenze terribili”, ha dichiarato Anna Halford, coordinatrice delle emergenze di Msf e ha aggiunto: “Quando gli ospedali vengono attaccati, le loro infrastrutture distrutte e l'elettricità tagliata, le vite dei pazienti e del personale medico sono a rischio”.
Proseguono gli attacchi in Libano: morti tre soldati
Sabato, un attacco con almeno tre droni ha preso di mira la casa del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Il bombardamento non ha provocato feriti o vittime, ma non è ancora chiaro se ci siano stati danni all'abitazione del premier, che però ha accusato i proxy dell'Iran di volerlo uccidere.
Domenica altri razzi sono caduti in Israele, senza causare vittime, tra cui uno che è atterrato vicino alla città settentrionale di Rosh Pinna. Nel frattempo Israele ha intensificato gli attacchi contro i quartieri meridionali di Beirut, dove è forte la presenza di Hezbollah, ma vi risiede anche un gran numero di civili e di persone non affiliate al gruppo militante.
Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha definito le vittime civili in Libano “troppo alte” nella guerra tra Israele e Hezbollah e ha esortato Israele a ridurre alcuni attacchi, soprattutto a Beirut e dintorni.
Nel primo pomeriggio di domenica l'esercito libanese ha annunciato la morte di tre soldati, colpiti dal fuoco israeliano. Secondo una prima ricostruzione, i tre militari si trovavano su un mezzo nel sud del Paese. "Il nemico israeliano ha preso di mira un veicolo dell'esercito sulla strada tra Ain Ebel e Hanine, nel sud, uccidendo tre persone", ha riferito l'esercito in un comunicato pubblicato su X.
È salito a otto il numero dei soldati libanesi uccisi da quando, lo scorso 23 settembre, è iniziata l'offensiva israeliana contro il Paese dei cedri.