Vigili del fuoco e Protezione civile sono impegnati a mettere in sicurezza i Paesi colpiti duramente dal cilone Boris. Molti i disagi in Romania e Italia
Il ciclone Boris ha provocato molti disagi e oltre venti morti in Europa centrale. Danni anche in Italia, con gravi allagamenti in Emilia-Romagna. La situazione meteorologica è migliorata soltanto sabato, permettendo ai soccorritori di intervenire e mettere in sicurezza cittadini ed edifici.
In Romania case spazzate via dall'acqua
Migliaia di case sono state spazzate via dalle inondazioni nella contea rumena di Galati, lasciando migliaia di sfollati. Le città, le strade e i ponti romeni sono stati devastati dalle recenti condizioni meteorologiche estreme e dalla conseguente perdita di vite umane.
Mentre l'acqua si è ritirata, le case piene di fango sono state lasciate alle spalle. Case, beni e mobili sono stati distrutti.
Il governo Meloni stanzia 24 milioni per Emilia-Romagna e Marche
In Italia, sabato mattina è iniziata la pulizia in Emilia-Romagna e nelle Marche. I volontari sono intervenuti per aiutare chi è stato pesantemente colpito dal maltempo. Ingenti i danni in molte cittadine della Romagna, già colpite dall'alluvione del 2023. è stata colpita da un'alluvione che ha provocato ingenti danni.
Sabato il governo di Giorgia Meloni ha deliberato lo stato di emergenza e ha stanziato 20 milioni di euro per l'Emilia-Romagna e 4 milioni per le Marche, per far fronte alle prime emergenze.
Ungheria in allerta per il Danubio
Il picco delle inondazioni in Ungheria era previsto per sabato, quando il fiume Danubio ha raggiunto il livello massimo. Con un livello di 642 cm, l'acqua minacciava di far saltare gli argini. In preparazione a una nuova ondata di inondazioni, i punti chiave delle infrastrutture, come gli ingressi della metropolitana, sono stati fortificati con sacchi di sabbia.