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Gaza: Netanyahu annuncia fine delle operazioni a Rafah, Israele invierà truppe al confine col Libano

L'Idf colpisce un edificio adibito a distribuire aiuti umanitari nella Striscia di Gaza
L'Idf colpisce un edificio adibito a distribuire aiuti umanitari nella Striscia di Gaza Diritti d'autore Jehad Alshrafi/Copyright 2024 The AP All rights reserved
Diritti d'autore Jehad Alshrafi/Copyright 2024 The AP All rights reserved
Di Isidoro PatalanoEuronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Benjamin Netanyahu ha annunciato la fine delle operazioni a Rafah. La mossa però non indicherebbe la conclusione della guerra nella Striscia. Intanto oltre dieci persone sono state uccise durante degli attacchi a diverse strutture a Gaza City

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L'attuale fase dei combattimenti contro Hamas a Rafah si starebbe per concludere. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Ma il premier ha avvertito che il graduale esaurimento di questa fase militare non indicherebbe che le operazioni a Gaza cesseranno.

Anzi, secondo Netanyahu, questa mossa porrebbe le basi per l'invio di ulteriori truppe al confine settentrionale per affrontare il gruppo militante libanese Hezbollah "prima di tutto per la difesa".

"Avremo la possibilità di trasferire alcune delle nostre forze a nord, e lo faremo", ha detto Netanyahu in un'intervista a Canale 14 di Israele, un emittente filo-governativa.

Gli Hezbollah libanesi hanno iniziato a colpire Israele quasi subito dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre. Da allora i due si sono scambiati colpi quasi ogni giorno, ma nelle ultime settimane i combattimenti si sono intensificati.

Israele "rifiuta il cessate il fuoco": la risposta di Hamas

Pronta la risposta di Hamas che ha accusato Israele di continuare a ingannare la comunità internazionale e non aver alcuna intenzione di arrivare a un cessate il fuoco.

Le dichiarazioni di Netanyahu "sono una chiara conferma del suo rifiuto della risoluzione del Consiglio di Sicurezza e delle proposte del presidente degli Stati Uniti Joe Biden", si legge in una nota diffusa da Hamas.

"La posizione di Netanyahu è l'opposto di ciò che l'amministrazione americana ha cercato di promuovere riguardo alla presunta approvazione dell'accordo di scambio da parte dell'occupazione. L'insistenza del movimento affinché qualsiasi accordo includa una chiara conferma di un cessate il fuoco permanente e di un ritiro completo dalla Striscia di Gaza mirava a bloccare i tentativi di Netanyahu di eludere, ingannare e perpetuare l'aggressione e la guerra di sterminio contro il nostro popolo".

Per questo Hamas chiede "alla comunità internazionale e ai paesi attivi di lavorare diligentemente per costringere il governo fascista di occupazione a fermare la guerra contro il nostro popolo palestinese".

L'Idf continua a colpire la striscia: "ucciso un miliziano di Hamas" e oltre dieci civili

Nonostante le dichiarazioni del leader israeliano gli attacchi continuano nella Striscia.

Un attacco di droni avrebbe causato la morte di Muhammad Salah, un importante esponente di Hamas, coinvolto nello sviluppo di armi per il gruppo palestinese, secondo quanto raccontato dall'esercito israeliano

A Gaza Cityotto palestinesi sono stati uccisi e diversi altri feriti domenica in un attacco aereo contro una scuola utilizzata dall'Unrwa per distribuire aiuti. Secondo media locali centinaia di persone si stavano rifugiando nell'istituto al momento del raid.

Per l'esercito israeliano l'edificio era non era più utilizzato dall'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi, bensì da miliziani di Hamas e del Jihad islamico. L'Idf ha riferito di aver preso precauzioni necessarie prima di effettuare l'attacco.

L'agenzia Onu sta esaminando i dettagli del raid prima di fornire ulteriori informazioni.

In un diverso attacco sempre a Gaza City, un direttore medico e due operatori sanitari sono stati uccisi nella sera di domenica. Un bombardamento israeliano ha colpito la clinica Daraj, nel centro della città di Gaza

In un comunicato citato dai media arabi, il Ministero della Sanità locale afferma di essere "determinato a continuare il suo dovere medico-umanitario nonostante il sistematico attacco da parte di Israele agli operatori sanitari".

Raid sono stati segnalati nelle stesse ore anche a Khan Younis, nel sud della Striscia. Il bilancio delle vittime dal 7 ottobre nell'enclave palestinese è, secondo il Ministero della Sanità locale, di oltre 37.500 morti.

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