In vista delle elezioni europee di giugno il comune friulano di Monfalcone fa i conti con l'alto numero di stranieri residenti e le posizioni politiche della sindaca leghista della città, candidata all'europarlamento
A pochi giorni dal voto europeo in programma l'8 e il 9 giugno in Italia, si accende il dibattito in un comune settentrionale con poco più di 30mila abitanti. Stiamo parlando di Monfalcone diventato il comune in Italia, tra quelli con almeno 15mila abitanti, con la maggiore concentrazione di persone straniere regolari: sono circa un terzo della popolazione, e oltre 5mila di queste vengono dal Bangladesh, seguite da Romania e Ex Jugoslavia. Due neonati su tre a Monfalcone sono figli di immigrati, la maggior parte integrati nella comunità e nella vita lavorativa locale anche grazie alla sede di Fincantieri, l'azienda pubblica italiana specializzata in cantieri navali.
Al primo gennaio del 2023, a Monfalcone gli italiani residenti erano 20.600, gli stranieri quasi 9mila, numeri che negli anni hanno creato tensioni con popolazione locale e mondo politico.
La sindaca leghista contro i musulmani
Dal 2016 Anna Maria Cisint (Lega) è sindaca della città e al momento candidata alle elezioni europee di giugno. Da quando è in carica Cisint ha avviato uno scontro permanente con la comunità bengalese di religione musulmana. Nell'estate 2023 era passata alle cronache la lettera aperta alla comunità musulmana locale della sindaca nella quale scriveva che la pratica di accedere sull'arenile e in acqua con abbigliamenti diversi dai costumi da bagno sarebbe dovuto cessare.
Sotto la guida della sindaca Cisint, il consiglio comunale ha adottato inoltre misure controverse proprio contro la comunità musulmana, tra cui il divieto della preghiera del venerdì in alcuni luoghi.