La visita di Volodymyr Zelensky nelle Filippine a un giorno dalle critiche verso la Cina per il suo "boicottaggio" del vertice per la pace in programma in Svizzera il 15 e 16 giugno. Pechino ha smentito di fare pressione su altri Paesi per indurli a non partecipare
Visita a sorpresa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nelle Filippine nel tentativo diplomatico di sollecitare i leader asiatici a partecipare alla conferenza di pace del 15 e 16 giugno prossimi in Svizzera.
A margine della partecipazione del presidente ucraino allo Shangri-La Dialogue, il più grande evento asiatico dedicato alla sicurezza e alla difesa, Zelensky è volato a Manila per incontrare l'omologo filippino Ferdinand Marcos Jr. per invitarlo di persona al confine tra i cantoni di Lucerna e Nidvaldo.
Entrambi i leader hanno parlato in modo critico della Cina al summit di Singapore, dove erano presenti i massimi funzionari della difesa su scala globale, inclusi quelli di Washington e Pechino.
Nella conferenza stampa di domenica Zelensky aveva accusato Pechino di fare pressione su altri Paesi per boicottare la conferenza di Pace prevista per questo mese in Svizzera e dalla quale la Russia è stata esclusa. Un'affermazione respinta con forza dal governo cinese attraverso il portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning.
Zelensky nelle Filippine: apriremo una ambasciata a Manila
"Sono grato alle Filippine per aver sostenuto la sovranità e l'integrità territoriale del Paese, per la sua chiara posizione sull'aggressione della Russia contro il nostro Paese e per aver sostenuto importanti risoluzioni dell'Onu", ha scritto il presidente ucraino su X, annunciando la prossima apertura di un'ambasciata a Manila.
Marcos ha sottolineato che continuerà a fare tutto il possibile per contribuire alla pace in Ucraina, soprattutto attraverso iniziative multilaterali presso le Nazioni Unite.