Nella piccola isola del Mediterraneo orientale, a sud di Creta, vivono normalmente 70 persone. L'afflusso record di migranti dalla Libia ha scosso la loro quotidianità e seminato preoccupazione per il futuro di Gavdos
Dall'inzio del 2024 la Grecia ha visto arrivare un numero doppio di migranti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È evidente in un piccola isola, nel Mediteranneo orientale, poco sotto Creta.
Quando non ci sono turisti, a Gavdos ci vivono in settanta. Negli ultimi 3 mesi sono arrivati circa 1.500 migranti da Tobruk.
"Conservo la farina che ho in più, altrimenti che mangiano i migranti quando arrivano?" si chiede Stella Stefanaki, nella sua panetteria a Gavdos.
"Sono davvero un fiume di disperati che abbandonano i propri Paesi" riflette Stefanaki, tirando fuori un vassoio di biscotti dal forno.
I paesi di primo approdo, come Grecia e Italia, sono quelli che soffrono di piu gli arrivi e le necessità dell'accoglienza. Anche per questo il Parlamento Europeo ha approvato mercoledi delle modifiche alle regole di asilo e di ricollocamento tra i vari Paesi membri dell'Unione europea.
"Non importa quanto ci paghi l'Europa, questo posto semplicente non può gestire così tanta gente" si lamenta un pescatore dell'isola, Manolis Bikkakis.
Anche il governo greco ha promesso finanziamenti, ma gli isolani temono non basterà a frobte di un intero anno di sbarchi.