Pakistan, Sharif nuovo primo ministro tra le contestazioni dell'ex premier Imran Khan

Il premier pakistano, Shehbaz Sharif, in una conferenza stampa a Lahore prima del nuovo incarico di governo (13 febbraio 2024).
Il premier pakistano, Shehbaz Sharif, in una conferenza stampa a Lahore prima del nuovo incarico di governo (13 febbraio 2024). Diritti d'autore AP Photo/K.M. Chaudary
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Di Gabriele Barbati
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Nuovo esecutivo per Shehbaz Sharif, che aveva sostituto Imran Khan nel 2022 dopo le prime condanne dell'ex premier. Sharif ha davanti diverse sfide da risolvere: dall'aumento degli attacchi dei gruppi estremisti alla crisi economica

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Shehbaz Sharif è il nuovo primo ministro del Pakistan, votato domenica a larga maggioranza dall'Assemblea nazionale, seppur tra le polemiche in aula per presunte irregolarità nell elezioni del mese scorso e l'incarcerazione del principale rivale, l'ex premier Imran Khan.

Sharif ha ottenuto 201 voti, quelli della coalizione formata dal suo partito, la Pakistan Muslim League (guidata dal fratello ed ex primo ministro, Nawaz Sharif), e dal Pakistan People's Party.

L'altro candidato, Omar Ayub, ha ottenuto 92 voti nonostante l'appoggio del partito di Khan, il Tehreek-e-Insaf, che non è riuscito a formare una propria maggioranza dopo il voto dell'8 febbraio.

Sharif nominato premier in Pakistan con Imran Khan in carcere

I sostenitori di Khan, che ha ricevuto tre condanne per un totale di 14 anni e l'ultima una settimana prima del voto, criticano in particolare il ritardo nello spoglio e nella comunicazione dei risultati, ufficialmente dovuto a un blocco delle comunicazioni deciso dalle autorità come misura anti-terrorismo durante le votazioni.

Nel suo discorso di insediamento Sharif ha negato ogni addebito. "Non ci siamo mai vendicati, nonostante siamo stati vittime di una persecuzione politica", ha detto, riferendosi ai problemi con la giustizia avuti durante il governo di Khan. 

È la seconda volta al potere per Sharif, dopo l'incarico tra l'aprile del 2022 (in cui ha sostituito proprio Khan) e l'agosto 2023. Ha davanti diverse questioni da risolvere, dall'aumento degli attacchi dei gruppi estremisti, alle relazioni con il confinante Afghanistandei Talebani, al miglioramento delle infrastrutture e dell'economia nazionale fortemente dipendente dai prestiti esteri.

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