Turchia, il Basaksehir manda via il calciatore che aveva ricordato gli ostaggi di Gaza

Il calciatore del Basaksehir, Eden Karzev, quando indossava la maglia del Maccabi Tel Aviv nel 2020
Il calciatore del Basaksehir, Eden Karzev, quando indossava la maglia del Maccabi Tel Aviv nel 2020 Diritti d'autore AP/Copyright 2020 The AP. All rights reserved
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Di Euronews Agenzie:  Associated Press
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Una delle squadre di Istanbul ha rescisso il contratto del calciatore israeliano, Eden Karzev, per un post sugli ostaggi a Gaza. "Contrario alle nostre regole disciplinari" ha comunicato il Basaksehir. È il secondo caso del genere

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Il Basaksehir, squadra della Süper Lig turca, ha rescisso il contratto di Eden Karzev dopo un'indagine disciplinare per un post su Instagram di domenica scorsa, in cui il calciatore israeliano chiedeva il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza.

Karzev è stato interrogato dalla polizia circa il contenuto del messaggio social, che ricordava i cento giorni di prigionia degli ostaggi e usava l'hashtag #BringThemHomeNow.

"In conformità con le istruzioni disciplinari del club, il giocatore è stato multato e si è ritenuto opportuno che continuasse la sua carriera all'estero", ha dichiarato il Basaksehir in un comunicato.

Il calciatore è stato ceduto in prestito alla squadra israeliana del Maccabi Haifa.

Prestito fino a fine stagione, con diritto di riscatto. È il secondo calciatore israeliano a lasciare la #Turchia questa settimana

Il caso del calciatore Karzev è il secondo del genere in Turchia

La decisione del club di Istanbul, che ha giudicato l'iniziativa di Karzev come "contraria alla sensibilità del Paese", arriva poco dopo il breve arresto di un altro giocatore israeliano in Turchia, Sagiv Jehezkel, accusato di istigazione all'odio.  

L'ala dell'Antalyaspor aveva espresso solidarietà agli ostaggi, con un messaggio scritto su una fasciatura al polso, dopo aver segnato il gol del pareggio in una partita della massima divisione.

Il calciatore israeliano, Sagiv Jehezkel, tornerà oggi a casa in Israele dalla Turchia. È stato arrestato dopo aver festeggiato un gol rendendo omaggio agli ostaggi nel centesimo giorno della loro prigionia a Gaza

La Turchia ha criticato la guerra di Israele a Gaza

Le iniziative dei due calciatori sono state interpretate come manifestazioni di supporto all'offensiva militare di Israele a Gaza, che la Turchia ha criticato a più riprese. 

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha accusato Israele di atti che sfiorano il "genocidio", descrivendo Hamas come un gruppo che lotta per la liberazione dei palestinesi.

Prima Jehezkel e poi Karzev hanno spiegato che i loro messaggi erano piuttosto degli appelli alla fine della guerra tra Israele e Hamas, scoppiata lo scorso 7 ottobre.

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