Anche United Airlines ferma i Boeing 737 MAX9: trovati bulloni allentati su altri velivoli. Proseguono le ispezioni dell'ente per la sicurezza statunitense FAA
Un portellone che esplode in volo, un atterraggio di emergenza e lo stop per indagare sulla dinamica dell'incidente.
Il caso del volo dell'Alaska Airlines ha scoperchiato il vaso di Pandora: in seguito al pannello che si è staccato dal Boeing 737 Max 9, anche United Airlines ha rivelato di aver trovato bulloni allentati su altri velivoli dello stesso tipo, fermati per sicurezza.
United Airlines ha la più grande flotta di 737 MAX 9 al mondo: si tratta di 79 aerei, che sono stati fermati a terra per l'ispezione della Federal Aviation Administration.
Nel tweet di United Airlines: "La sicurezza è la nostra prioriità. In seguito all'incidente sul volo dell'Alaska Airlines di venerdì, abbiamo temporaneamente sospeso il servizio sui Boeing 737 MAX9 per effettuare un'ispezione, richiesta dalla FAA. Stiamo lavorando per trovare alternative agli utenti".
L’incidente sul volo Alaska Airlines
Il 5 gennaio scorso, a pochi minuti dal decollo, il volo Alaska Airlines - diretto da Portland (Oregon) a Ontario (California) - ha un problema che lo costringe a un atterraggio di emergenza: la porta di emergenza supplementare sinistra ostruita si è staccata dalla fusoliera mentre l'aereo navigava a 4.900 metri di altezza, provocando la depressurizzazione dell’aereo.
Il giorno successivo, la FAA ha sollecitato la sospensione dei voli per 171 aerei MAX-9 con porte bloccate.
Le ispezioni si concentrano sui bulloni utilizzati per sigillare l'area riservata alle porte di emergenza supplementari, che non sono richieste sui Max 9 di United e Alaska.