In Giappone i soccorritori stanno ancora estraendo persone vive da sotto le macerie del terremoto. Ma il tempo sta per scadere
Il tragico bilancio si assesta per ora a 84 vittime del terremoto di magnitudo 7.6 che ha colpito la penisola di Noto in Giappone. I funzionari di Ishikawa hanno tracciato la mappa del dolore: 48 morti si trovavano nella città di Wajima e 23 in quella di Suzu. Gli altri 11 sono stati rinvenuti in cinque città vicine. Più di 330 persone sono rimaste ferite, almeno 25 in modo grave. Secondo le autorità, i dispersi sono saliti da 15 a 79 nelle ultime ore. Tra questi, anche un ragazzo di 13 anni.
La corsa contro il tempo dei soccorritori in Giappone
Tre giorni dopo il sisma di lunedì, i soccorritori stanno ancora estraendo persone vive da sotto le macerie. Ma il tempo sta per scadere. Gli esperti classificano le prime 72 ore come cruciali per trovare i sopravvissuti. In più, nel fine settimana è prevista la neve che complicherà le operazioni di ricerca e soccorso.
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha dispiegato altri 3.600 soldati in aggiunta ai mille iniziali. La loro missione è quella di fornire acqua, pasti caldi e coperte ai terremotati, nonché allestire strutture di accoglienza per i 34mila che hanno perso le loro case e sono ora ospitati nei centri di evacuazione.
Tuttavia, a rendere complicata anche l'opera dei militari, sono le frane che hanno bloccato molte strade. I punti più colpiti sono stati la penisola di Noto, centro del sisma, e l'isola di Honshu.
Nuove scosse potrebbero verificarsi
Le autorità hanno avvertito che potrebbero verificarsi altre scosse e tsunami, chiedendo la massima cautela nei prossimi giorni. Sono in corso piani per trasportare in aereo alcune persone evacuate in aree più sicure. Lo sciame di assestamento ha continuato a scuotere le zone costiere, vicino all'epicentro di Noto, a circa trecento chilometri da Tokyo.
Il primo giorno di contrattazioni alla Borsa di Tokyo, di solito un evento celebrativo con il suono di una grande campana e folle di donne in kimono, è stato segnato da un momento di silenzio per le vittime del sisma.
Finora non sono stati segnalati problemi gravi alle centrali nucleari dopo il terremoto e le scosse di assestamento di questa settimana.