Tensione tra Venezuela e Guyana per l'Esequiba: Maduro invia seimila soldati nei Caraibi

Nicolas Maduro presidente Venezuela
Nicolas Maduro presidente Venezuela Diritti d'autore Ariana Cubillos/AP
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Di Euronews
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Sale la tensione tra Caracas e Georgetown per la regione contesa della Guayana Esequiba, ricca di petrolio. Al largo dei Paesi sudamericani è in arrivo una nave della Marina britannica, Maduro risponde con esercitazioni militari nei Caraibi

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Il presidente Nicolás Maduro ha ordinato alle forze armate venezuelane di condurre esercitazioni difensive nei Caraibi orientali dopo che il Regno Unito ha inviato una nave da guerra verso le acque territoriali della Guyana, mentre i due Stati sudamericani si contendono un'ampia regione di confine, la Guayana Esequiba.

Maduro ha dichiarato che seimila truppe venezuelane, comprese le forze aeree e navali, condurranno operazioni congiunte al largo della costa orientale della nazione, vicino al confine con la Guyana. Maduro ha descritto l'imminente arrivo della nave britannica Hms trent sulle coste della Guyana come una "minaccia" per il suo Paese.

Il presidente venezuelano ha sostenuto che il dispiegamento della nave viola un recente accordo tra le nazioni sudamericane, firmato ad Argyle, a Saint Vincent, all'inizio del mese. "Il Venezuela ha rispettato gli accordi di Argyle, ma non può restare inattivo di fronte a una minaccia", ha dichiarato Maduro in conferenza stampa accompagnato da una decina di comandanti militari.

La scontro tra Venezuela a Guyana sull'Esequiba

Il Venezuela e la Guyana sono attualmente coinvolti in una disputa di confine sull'Esequiba, una regione scarsamente popolata, grande quanto la Florida, con vasti giacimenti di petrolio al largo delle sue coste.

La regione è stata sotto il controllo della Guyana per decenni, ma a dicembre il Venezuela ha rilanciato la sua storica rivendicazione dell'Esequiba attraverso un referendum in cui ha chiesto agli elettori del Paese se il territoriodovesse essere trasformato in uno Stato venezuelano.

Con l'acuirsi delle tensioni nella regione, il 14 dicembre i leader dei due Paesi si sono incontrati nell'isola caraibica di St. Vincent e hanno firmato un accordo che prevede la risoluzione della controversia con mezzi non violenti.

Durante i colloqui, tuttavia, il presidente della Guyana Irfan Ali ha dichiarato che la sua Nazione si riserva il diritto di lavorare con i suoi partner per garantire la difesa del suo Paese.

Georgetown: "Nessuna minaccia al Venezuela"

Giovedì i funzionari della Guyana hanno descritto la visita della Hms trent come un'attività pianificata volta a migliorare le capacità di difesa del Paese e hanno affermato che la visita della nave continuerà come previsto. "Nulla di ciò che facciamo o abbiamo fatto minaccia il Venezuela", ha dichiarato il vicepresidente della Guyana Bharrat Jagdeo ai giornalisti a Georgetown, la capitale del Paese.

La nave inglese in arrivo al largo della Guyana

La Hms trent è una nave di pattugliamento e salvataggio che è stata recentemente utilizzata per intercettare i trafficanti di droga al largo della costa occidentale dell'Africa. Può ospitare fino a trenta****marinai e un contingente di 18 marines, ed è dotata di cannoni da 30 mm e di una piattaforma di atterraggio per elicotteri e droni. 

La nave era stata inviata alle Barbados all'inizio di dicembre per intercettare i trafficanti di droga, ma la sua missione è stata cambiata il 24 dicembre, quando è stata inviata in Guyana. Le autorità non hanno specificato quando è previsto l'arrivo al largo delle coste del Paese.

Il ministero della Difesa del Regno Unito ha dichiarato che la nave condurrà operazioni congiunte con le forze di difesa della Guyana. Il Paese, che conta ottocentomila abitanti, ha un piccolo esercito composto da tremila soldati, duecento marinai e quattro piccole motovedette note come Barracudas. 

Come è nato lo scontro sull'Esequiba

Il Venezuela sostiene di essere stato vittima di un complotto per il furto di terra nel 1899, quando la Guyana era una colonia britannica e gli arbitri di Gran Bretagna, Russia e Stati Uniti decisero i confini.

Gli Stati Uniti rappresentavano il Venezuela in parte perché il governo venezuelano aveva interrotto le relazioni diplomatiche con la Gran Bretagna. I funzionari venezuelani sostengono che americani ed europei abbiano colluso per sottrarre al loro Paese la terra. Sostengono inoltre che un accordo tra il Venezuela, la Gran Bretagna e la colonia della Guyana britannica, firmato nel 1966 per risolvere la controversia, ha di fatto annullato l'arbitrato originale. 

La Guyana sostiene invece che l'accordo iniziale è legale e vincolante e nel 2018 ha chiesto alla Corte suprema delle Nazioni Unite di dichiararlo tale, ma la decisione è lontana anni. La secolare disputa si è recentemente riaccesa con la scoperta di petrolio nel territorio conteso.

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