La scorsa settimana il disegno di legge era stato rigettato in blocco dall'opposizione. Reso più severo da una commissione parlamentare speciale, ha incontrato il favore dei partiti di destra non al governo
La controversa riforma dell'immigrazione proposta dal ministro dell’Interno di centrodestra Gérald Darmanin alla fine è stata approvata dal Parlamento francese, dopo essere stata resa ancora più severa.
Martedì l'Assemblea nazionale ha votato a favore del disegno di legge con 349 sì e 186 no, grazie al sostegno al partito di governo Renaissance di diversi partiti di centrodestra, fra cui quello dei Républicains e Rassemblement National, il partito di estrema destra francese di Marine Le Pen.
La settimana scorsa una precedente versione del disegno di legge, ampiamente modificato durante le discussioni in Parlamento, era stata respinta attraverso una mozione votata in blocco dall'opposizione per motivi diversi: i partiti di sinistra la ritenevano troppo ostile nei confronti delle persone migranti, quelli di destra ed estrema destra troppo progressista.
Il rigetto del testo aveva creato scompiglio nell'esecutivo, che però era corso subito ai ripari sottoponendo la legge a una commissione parlamentare speciale, che l'ha modificata velocemente dandole un'impronta più conservatrice: inasprendo diverse misure, la nuova versione ha incontrato il favore della destra.
Il voto ha creato grosse polemiche all'interno del Governo e il ministro della Sanità Aurélien Rousseau ha presentato le sue dimissioni in segno di protesta. Non è chiaro se la prima ministra Élisabeth Borne le accetterà.
Darmanin ha fatto sapere che la legge sarebbe passata anche senza l'appoggio di Rassemblement national, ma Marine Le Pen si è voluta intascare in parte il merito, dicendo che la legge è "un'indiscutibile vittoria ideologica" per il suo partito.
Cosa prevede la legge
Darmanin aveva presentato la legge come un compromesso tra un maggiore controllo dell’immigrazione irregolare e una semplificazione e ampliamento dei percorsi di integrazione, per favorire gli immigrati regolari e proteggere i lavoratori francesi.
Il disegno di legge crea permessi di residenza temporanei a determinate condizioni per i lavoratori qualificati nei settori in cui c'è carenza di manodopera e snellisce il processo di asilo.
Dall'altra parte, restringe l’accesso ai sussidi per le persone migranti, introduce una cauzione da versare allo stato da parte degli studenti stranieri, crea delle quote di immigrazione annuali, reintroduce il reato di “soggiorno illegale”, rende più difficile per i figli nati in Francia da persone straniere diventare cittadini francesi e stabilisce che le persone con doppia cittadinanza condannate per gravi reati possano perdere quella francese.