Terzo giorno di scambio tra Hamas e Israele: liberi altri 17 ostaggi

Gli ostaggi israeliani liberati da Hamas domenica 26 novembre
Gli ostaggi israeliani liberati da Hamas domenica 26 novembre Diritti d'autore Ohad Zwigenberg/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Ohad Zwigenberg/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
Di Maria Michela Dalessandro
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Tra i bambini rilasciati anche Abigail, la israelo-americana di 4 anni rimasta orfana dopo il 7 ottobre. In cambio, liberi 39 minorenni palestinesi

PUBBLICITÀ

Nove bambini, due madri, due donne anziane, un cittadino russo-israeliano e tre thailandesi. Dopo 51 giorni di prigionia da parte di Hamas, sono loro i 17 ostaggiad essere stati liberati domenica 26 novembre nel terzo giorno di scambio dall'inizio della tregua tra Gaza e Israele di venerdì scorso. In cambio, rilasciati 39 detenuti palestinesi. 

Tra i ,minori tornati in Israele anche Abigail Mor Edan, la bimba israelo-americana di 4 anni i cui genitori sono stati uccisi negli attacchi del 7 ottobre. 

Il rilascio di altri prigionieri "è la prova che l'accordo sta funzionando - ha dichiarato il presidente americano Joe Biden parlando dalla Casa Bianca dopo il rilascio del terzo gruppo di ostaggi -. "Il mio obiettivo è estendere la pausa dei combattimenti oltre domani". 

"In omaggio agli sforzi del presidente Vladimir Putin e in un segno di rispetto per la posizione della Russia sulla questione palestinese, abbiamo rilasciato uno dei detenuti che ha cittadinanza russa'', ha affermato Hamas, citato dalla radio pubblica israeliana Kan.

L'Autorità palestinese per gli Affari dei prigionieri e degli ex-detenuti ha annunciato i nomi dei 39 prigionieri palestinesi della terza tranche di scambio con gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas: sono tutti minorenni, la maggior parte provenienti da Gerusalemme.

Netanyahu visita truppe a Gaza

Per la prima volta dall'inizio della guerra, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha visitato le truppe nel Nord della Striscia di Gaza nel mezzo della tregua in corso con Hamas.

"Stiamo facendo ogni sforzo per restituire i nostri ostaggi, e alla fine li restituiremo tutti", dice Netanyahu in un video diffuso dal suo ufficio. "Abbiamo tre obiettivi per questa guerra: eliminare Hamas, restituire tutti i nostri ostaggi e garantire che Gaza non diventi nuovamente una minaccia per lo Stato di Israele", ha ricordato Netanyahu. Con lui anche il capo di Stato maggiore Tzachi Braverman, il consigliere per la Sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi, il suo segretario militare, Avi Gil, e il vice capo di Stato maggiore dell'esercito Amir Baram.

Continueremo fino alla fine, fino alla vittoria. Niente ci fermerà e siamo convinti di avere il potere, la forza, la volontà e la determinazione per raggiungere tutti gli obiettivi della guerra, e lo faremo
Benjamin Netanyahu
Premier israeliano

Intanto il braccio armato di Hamas, le Brigate al-Qassam, ha confermato la morte di diversi alti comandanti a Gaza nei combattimenti prima della tregua iniziata venerdì mattina. Questa è la prima volta che Hamas conferma ufficialmente le morti di comandanti precedentemente riportate solo da Israele. I cinque comandanti militari diHamas uccisi a Gaza dall'esercito israeliano e dai suoi servizi segreti "erano tutti figure chiave di Hamas, al centro delle attività terroristiche condotte contro Israele e hanno avuto un ruolo determinante nelle stragi del 7 ottobre", ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari, riferendosi alle uccisioni di Ahmed Ghandour, il comandante della brigata Nord di Gaza, Aiman Siam, Wael Rajeb, Farsan Khalifa e Rafat Salman. 

Secondo il ministero della Sanità palestinese, nella notte tra sabato e domenica, sono stati uccisi sei palestinesi dalle forze israeliane in Cisgiordania. 

Papa Francesco: grazie a Dio per la tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi

"Oggi ringraziamo Dio perché tra Israele e Palestina c'è finalmente una tregua e alcuni ostaggi sono stati liberati -, ha detto Papa Francesco all'Angelus in video collegamento da Casa Santa Marta -. Preghiamo che lo siano al più presto tutti: pensiamo alle loro famiglie. Che entrino a Gaza più aiuti umanitari, e che si insista nel dialogo: è l'unica via, l'unica via per avere pace. Chi non vuole dialogare non vuole la pace".

Sul fronte umanitario, domenica sono entrati a Gaza dall’Egitto 120 camion di aiuti, inclusi due mezzi con carburante e due con gas domestico. Lo ha dichiarato in una nota il capo del Servizio di informazione statale egiziano, citato da Al Jazeera. Quasi raddoppiato dall'inizio della tregua il numero di camion che entrano a Gaza attraverso il valico di Rafah, aperto in entrambe le direzioni anche per accogliere i feriti e fa passare le persone rimaste bloccate dalle due parti.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Hamas consegna 13 ostaggi israeliani e 4 stranieri alla Croce Rossa, liberi anche 39 palestinesi

Gaza, scatta cessate il fuoco di 4 giorni. Oggi scambio di prigionieri Israele-Hamas

Israele: gli sforzi di Netanyahu per impedire mandato arresto Cpi, colloquio telefonico con Biden su tregua