Le persone transgender potranno battezzarsi: critiche dalle frange cattoliche tradizionaliste

Il Papa apre ai sacramenti per le persone transgender
Il Papa apre ai sacramenti per le persone transgender Diritti d'autore Andrew Medichini/Copyright 2020 The AP. All rights reserved.
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Di Isidoro Patalano
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Il Vaticano ammette la possibilità per le persone transgender e i figli di coppie omosessuali di partecipare ai sacramenti cattolici. La decisione del Papa viene comunicata attraverso una lettera, ma le frange più tradizionaliste criticano la decisione del Pontefice

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Le persone transgender e i figli di coppie omogenitoriali potranno essere ammessi ai sacramenti della Chiesa cattolica. 

Il Vaticano ha pubblicato una lettera, a firma di Papa Francesco,  in cui spiega la sua posizione riguardo alla partecipazione di persone che si siano sottoposte a terapie di riassegnazione del genere al sacramento del battesimo.

Anche i figli di coppie lesbiche o gay, inclusi i bambini nati attraverso la pratica della gestazione per altri (gpa), potranno partecipare al rito.

Inoltre, gli adulti transgender e gli adulti omosessuali potranno officiare da padrino o madrina e testimone di matrimonio con la condizionale chenon ci sia "pericolo di scandalo, di indebite legittimazioni o di un disorientamento in ambito educativo della comunità ecclesiale". 

Papa Francesco saluta i bambini che hanno partecipato all'udienza per i bambini di tutto il mondo, 6 novembre 2023
Papa Francesco saluta i bambini che hanno partecipato all'udienza per i bambini di tutto il mondo, 6 novembre 2023Alessandra Tarantino/Copyright 2023 The AP. All rights reserved

Differentemente, le persone omosessuali che vivono more uxorio e che, cioè, hanno una relazione affettiva e convivono, e la loro situazione sia conosciuta dalla comunità, dovrebbero astenersi dal servire come padrini o madrine di battesimo.

Formalmente, la lettera, firmata dal Papa il 31 ottobre, ma resa pubblica solo mercoledì, è una risposta alle domande del cardinale brasiliano José Negri, poste lo scorso luglio. Si tratta di un cambiamento di percezione rispetto al 2015, quando il Vaticano aveva vietato alle persone transgender di essere padrini e madrine.

Papa Francesco, in alcuni dei suoi discorsi precedenti, ha ribadito la posizione tradizionale della Chiesa secondo cui il "comportamento omosessuale è un peccato". 

Gli attacchi del mondo cattolico tradizionalista

I cattolici tradizionalisti contestanole decisioni del Dicastero per laDottrina della Fede. La svolta del Pontefice rompe gli schemi della religione tradizionale, in cui le persone omosessuali possono vivere il loro orientamento sessuale in una condizione di castità, mentre le persone transgender, dopo gli interventi di riassegnazione del genere si mettono in contrasto col principio della creazione.

Per l'ex Nunzio negli Stati Uniti, mons Carlo Maria Viganò, il documento del Vaticano "non è ovviamente mosso da zelo pastorale per le anime di chi vive in stato abituale e pubblicodi peccato mortale perché si pentano e si convertano, ma dalla volontà  di normalizzare i loro comportamenti".

Carlo Maria VIganò, foto d'archivio
Carlo Maria VIganò, foto d'archivioPatrick Semansky/Copyright 2018 The AP. All rights reserved.

Le critiche delle associazioni Lgbt

Critiche anche dal mondo Lgbtqi+ che trova diverse problematiche sia nella decisione in sé, che nella scelta del lessico usato nella lettera di Papa Francesco.

"La sfida per affermare la piena uguaglianza delle persone lgbtqi+ è ancora tutta da giocare nel nostro Paese e se i passi avanti sono questi, non c'è da essere molto ottimisti", commenta Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay.

"Posto che pensare di escludere le persone lgbtqi+ dai sacramenti ci pare una mostruosità, ci sembra sicuramente importante che il Vaticano abbia voluto sottolineare l'apertura". 

"Persone trans e gestazione per altri, non 'transessuali e utero in affitto'. Questi sono i temi affrontati nell'ultimo documento del Vaticano, che nonostante il lessico e i contenuti sostanzialmente invariato della dottrina si pone paradossalmente più avanti del Governo italiano", afferma Rosario Coco, presidente Gaynet.

C'è un dibattito aperto in Italia dove, negli scorsi mesi, alcune famiglie Lgbt+ si sono viste annullare la trascrizione dei certificati di nascita dei figli. 

"I bambini e le bambine di quelle coppie, sono sospesi in una sorta di limbo infernale che dovrebbe allarmare chiunque e che purtroppo, invece, non sembra attirare l'attenzione nemmeno della Chiesa. - continua Piazzoni.

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