Amnistia per i catalani: proteste e scontri. Il tempo stringe per Sanchez: nuovo governo o elezioni

Uno striscione dice: "No all'amnistia". (Madrid, 7.11.2023)
Uno striscione dice: "No all'amnistia". (Madrid, 7.11.2023) Diritti d'autore Paul White/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Di Cristiano TassinariEuronews World - Associated Press - EFE
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Il primo ministro incaricato, Pedro Sánchez, ha tempo fino al 27 novembre per formare il nuovo governo, altrimenti la Spagna tornerà alle urne ad inizio 2024. Furioso il leader del Partito Popolare, Alberto Núñez Feijóo, per le trattative con gli indipendentisti catalani di Puigdemont

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Seconda notte di proteste e disordini a Madrid.

Nel mirino dei circa 7.000 manifestanti, in maggioranza gruppi di estrema destra, con l'appoggio del partito Vox, ci sono i negoziati tra il governo ad interim spagnolo e i partiti separatisti catalani, su una possibile amnistia per gli attivisti del movimento indipendentista della Catalogna.

Decine di persone sono state arrestate dopo gli scontri con la polizia, avvenuti davanti alla sede del Partito Socialista spagnolo (PSOE), il cui leader è l'attuale primo ministro incaricato Pedro Sánchez

Già in carica come capo del governo prima delle elezioni del 23 luglio, Sánchez sta lavorando a un accordo per garantire l’amnistia ai leader separatisti coinvolti nel tentativo di secessione del 2017 (e conseguente referendum del 1° ottobre, che provocò disordini e violenze), in cambio del sostegno ad un governo di coalizione guidato dai socialisti e dallo stesso Sánchez.

Manifestazioni si era svolte già lunedì sera, con 3.800 manifestanti radunati davanti alla sede del Partito Socialista a Madrid, ma anche a Barcellona e Valencia.

L'entourage di Sánchez resta ottimista sull'imminente conclusione di un accordo con Insieme per la Catalogna (Junts Per Catalunya), il partito di Carles Puigdemont, già presidente della Generalitat Catalana, alla guida del movimento indipendentista nel 2017, attualmente "ricercato" in Spagna. 
Da anni, Puigdemont vive a Bruxelles.

"Traditore".
"Traditore".Paul White/Copyright 2023 The AP. All rights reserved

La protesta di Feijóo

Il Partito Popolare spagnolo, il principale partito di opposizione (peraltro vincitore delle elezioni, ma senza che il leader Alberto Núñez Feijóosia riuscito a formare un nuovo governo), ha lanciato un appello a protestare contro i negoziati per l'amnistia: la protesta è prevista per domenica 12 novembre, nelle piazze pubbliche di ogni capoluogo di provincia.

"Non permetterò che il mio Paese chieda perdono a coloro che hanno attaccato le nostre istituzioni", ha dichiarato Alberto Núñez Feijóo.

Il tempo stringe

Sánchez ha tempo fino al 27 novembre per formare un nuovo governo (ha l'appoggio della coalizione Sumar, guidata da Yolanda Díaz, ma i numeri non bastano), altrimenti il ​​Parlamento spagnolo verrà automaticamente sciolto e verranno indette nuove elezioni, probabilmente per gennaio 2024.

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