Hamas pubblica filmati che mostrano suoi combattenti impegnati in operazioni di combattimento contro le Forze israeliane a Beit Hanoun
Gli attacchi militari israeliani hanno ucciso numerosi civili in un rifugio e in un ospedale delle Nazioni Unite nella principale zona di combattimento nella Striscia di Gaza.
I primi rapporti indicavano che 20 persone erano state uccise e circa 70 ferite, ma l'Agenzia non è stata ancora in grado di verificare la cifra, fa sapere la portavoce, Juliette Touma.
Hamas ha pubblicato dei filmati che mostrano suoi combattenti impegnati in operazioni contro le Forze israeliane a Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza.
L'ala militare di Hamas ha confermato che i suoi combattenti hanno incontrato i soldati israeliani in diverse aree di Gaza e ha affermato di aver distrutto diversi carri armati con alcuni razzi di fabbricazione locale.
Altri razzi sono partiti da Gaza verso Israele. Una scuola a Sderot è stata danneggiata, ma non sono stati registrati feriti.
I bombardamenti continuano
Israele ha colpito l'ospedale di Al-Shifa a Gaza e un'ambulanza, che secondo l'Idf, sarebbero stati usati da Hamas.
La notizia è stata smentita dalla parte palestinese, per la quale due veicoli della Mezzaluna Rossa stavano trasportando civili feriti verso il valico di Rafah al confine con l'Egitto.
I palestinesi di Gaza hanno riferito di evidenti attacchi aerei israeliani in tutta l'enclave assediata, comprese esplosioni nel sud, nonostante Israele avesse chiesto ai civili di cercare rifugio nella zona meridionale mentre le operazioni di terra si intensificano nel nord della Striscia.
"Un flagello per la nostra coscienza collettiva"
Le richieste di una pausa umanitaria sono aumentate con l'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, secondo cui una persona media a Gaza sopravvive con due pezzi di pane al giorno e solo una delle tre linee di approvvigionamento idrico da Israele è operativa.
Gli aiuti umanitari arrivati dall'Egitto "sono quasi del tutto insufficienti", dichiara l'Onu: negli ultimi giorni "manca praticamente tutto", in particolar modo l'acqua potabile.
"Ora la gente non cerca solo il pane. Sta cercando l'acqua", ha detto Thomas White, direttore dell'Unrwa.
Drammatico è, secondo le Nazioni Unite, il numero degli sfollati a Gaza: un milione e mezzo di persone su una popolazione totale di 2,7 milioni.
Jens Laerke, portavoce dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) ha dichiarato che 700 mila residenti di Gaza sono stati ospitati in alloggi dell'Unrwa, numero quasi quattro volte superiore alla capacità massima consentita nelle strutture.
"Quello che abbiamo visto accadere nell'ultimo mese in Israele e nei territori occupati non è altro che quello che definirei un flagello per la nostra coscienza collettiva - ha detto Martin Griffiths, sottosegretario generale per gli Affari umanitari dell'Onu - siamo tutti in qualche modo coinvolti**"**.
Ad alcuni residenti con doppia nazionalità e persone ferite è stato permesso di lasciare la Striscia dal valico do Rafah al confine con l'Egitto.
Circa 1.100 persone hanno lasciato la Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah da mercoledì, in base a un apparente accordo tra Stati Uniti, Egitto, Israele e Qatar, che media con Hamas.
Bilancio drammatico: colpita anche la Cisgiordania
Il bilancio dei morti palestinesi nella guerra tra Israele e Hamas ha superato le 9.000 vittime, secondo il ministero della Sanità di Hamas a Gaza.
Nella Cisgiordania occupata, più di 140 palestinesi sono stati uccisi dalla violenza e dai raid israeliani: l'Unrwa ha dichiarato che 72 membri del suo staff sono stati uccisi.
In Israele sono state uccise più di 1.400 persone, la maggior parte delle quali nell'attacco di Hamas del 7 ottobre che ha dato inizio ai combattimenti, e 242 ostaggi sono stati portati da Israele a Gaza dal gruppo militante.