Situazione di stallo attorno a Bakhmut, teatro di una delle battaglie più sanguinose della guerra. Gli ucraini sono alle porte della città, i russi li respingono e rilanciano un'offensiva. Pur essendo una città relativamente piccola, Bakhmut è considerata strategica da entrambe le parti
Cambio di strategia: la miglior difesa è l'attacco.
La Russia è passata al contrattacco sul fronte di Bakhmut.
Questo è quanto hanno rivelato fonti dell'esercito ucraino, notizie che sembrano confermate dalle immagini diffuse dall'esercito russo, in cui si vedono diversi veicoli pesanti che sparano, con l'obice semovente Giantsint-S, contro postazioni ucraine.
Bakhmut è caduta in mano russa lo scorso maggio, dopo mesi di sanguinosi combattimenti in cui i mercenari del gruppo Wagner hanno avuto un ruolo chiave.
Pur essendo una città relativamente piccola (70.000 abitanti prima della guerra), Bakhmut ha sempre avuto una grande importanza strategica, sia per i russi che per gli ucraini.
Dopo aver ripreso possesso di numerosi villaggi nei dintorni, le truppe ucraine stanno tuttora tentando di riconquistare Bakhmut, sono praticamente alle porte della città, ma i russi reggono l'urto.
La situazione sul campo di battaglia è di sostanziale stallo.
Dopo 616 giorni di guerra, questo cambio di strategia da parte delle truppe russe avviene nel contesto dei loro tentativi di accerchiare Adviivka, città di 30.000 abitanti a sud-ovest di Bakhmut.
Finora i russi non hanno avuto successo, nonostante il sacrificio di migliaia di soldati.
Secondo Kiev, le vittime russe dall'inizio del conflitto superano ormai le 300.000 unità, un numero impossibile da verificare.