Il cancelliere Scholz ospita il re di Giordania a Berlino, nel tentativo di alleviare la crescente crisi umanitaria in Medio Oriente
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in vista della missione in Israele, ha ospitato il re di Giordania a Berlino, nel contesto di una campagna diplomatica volta ad alleviare la crescente crisi umanitaria in Medio Oriente.
Con Israele pronto a lanciare un'offensiva di terra contro Hamas a Gaza, il re Abdullah ha avvertito che i Paesi vicini non sono disposti a far fronte all'esodo di rifugiati che ciò potrebbe causare.
"Nessun rifugiato in Giordania, nessun rifugiato in Egitto - dice Abdullah II di Giordania - questa è una situazione di dimensione umanitaria che deve essere affrontata all'interno di Gaza e in Cisgiordania e non cercare di scaricare la sfida palestinese e il loro futuro sulle spalle di altri".
Il cancelliere (e non solo) prossimo alla visita
Scholz si recherà nella regione per mostrare solidarietà a Israele e spingere affinché i palestinesi ricevano aiuti.
"Nell'orrore per la disumanità degli autori delle violenze di Hamas - dice quest'ultimo - è importante distinguere: i palestinesi non sono Hamas e Hamas non ha il diritto di parlare per loro.
Anche il popolo palestinese di Gaza è vittima di Hamas".
Parallelamente al sostegno militare a Israele, gli Stati Uniti sono profondamente coinvolti negli sforzi diplomatici e il segretario di Stato, Antony Blinken, ha aperto la strada a un’imminente visita del presidente Joe Biden.
Si prevede che costui incontrerà i leader israeliani e arabi.
Nel timore di un allargamento del conflitto, intanto, gli stranieri stanno lasciando la regione.