Le minacce costringono un politico olandese su quattro a cercare protezione

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Di Laura Llach
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Dopo le recenti dimissioni di alcuni politici, la democrazia olandese è in pericolo?

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Dopo essere diventata la prima titolare del ministero delle Finanze nella storia dei Paesi Bassi, Sigrid Kaag lascia la politica.

Negli ultimi 20 mesi, l'attuale vice premier del Paese ha ricevuto numerose minacce di morte, ma il momento più spaventoso è arrivato lo scorso gennaio, quando un uomo,  Max van den B., si è presentato a casa sua urlando e agitando una torcia accesa.

La sua famiglia, compresi i suoi figli piccoli, erano in casa mentre l'uomo trasmetteva in live streaming sui social media.

Kaag non è l’unico politico del Paese ad aver subito l’ira degli elettori, in particolare sui social, con decine di parlamentari che si trovano ad affrontare situazioni simili.

Secondo il programma investigativo olandese Zembla, almeno 41 deputati – più di un quarto dei 150 complessivi – vivono con una qualche forma di protezione a causa delle minacce che ricevono.

“La mia famiglia, la mia priorità”

Kaag è entrata sulla scena politica nel 2017 come un astro nascente e molti pensavano che potesse diventare la prima donna premier del Paese, ma ha deciso di rinunciare a tutto dopo mesi di paura.

"Ha un impatto enorme quando qualcuno viene a casa tua con una torcia accesa, perché non sai cosa succederà e la sicurezza della tua famiglia ha ovviamente la massima priorità - ha detto ad Euronews - ma non è stato questo il motivo per cui ho lasciato la politica olandese. 

Per me è stato difficile, ma sopportabile: per la mia famiglia è stato diverso, li ascolto sempre e la loro opinione conta più di ogni altra cosa al mondo".

La pressione sulla sua famiglia era così grande che lei ha annunciato che sarebbe rimasta in carica solo sino alle elezioni parlamentari anticipate, a novembre.

Kaag inoltre non tornerà a guidare il partito liberale di sinistra D66, che ha contribuito a lanciare la sua carriera politica.

“Ho lavorato a livello internazionale per tre decenni ad alto livello, spesso in Paesi in crisi o in conflitto: quando sono tornata, non mi aspettavo di aver bisogno di misure di sicurezza solo per servire il mio Paese, un Paese democratico e sicuro”, ha detto.

Sebbene non specifichi quale tipo di protezione riceve, le misure applicate ad altri politici olandesi vanno dalle guardie del corpo alla protezione dei loro dati personali, sino all'installazione di citofoni di emergenza nelle loro case.

“Negli ultimi anni, il numero delle minacce è aumentato rapidamente: nel 2021, l'unità di Polizia competente ha ricevuto 588 casi, rispetto ai 1.125 del 2022", dice ad Euronews Linda Bos, professoressa di Comunicazione politica all'Università di Amsterdam.

Uno dei colleghi di partito della Kaag, Jan Paternotte, ha detto ai giornalisti che quando una nuova tata inizia a lavorare a casda sua, "le dico dov'è il fasciatoio, dove sono i pannolini, ma anche dov'è il cicalino di emergenza".

BART MAAT/AFP or licensors
Dutch Finance minister Sigrid Kaag arrives at the Benoordenhuis community center.BART MAAT/AFP or licensors

L’“élite malvagia”

Il problema nei Paesi Bassi è strutturale e, nel caso delle donne in politica, la misoginia gioca un ruolo importante.

Vengono attaccate più per la loro età e sesso che per il contenuto delle loro politiche.

Nel 2021, Kaag è stata la deputata che ha ricevuto più messaggi di odio nel Parlamento olandese, secondo uno studio dell'Università di Utrecht: una media del 22% di messaggi in arrivo, contro il 10% delle altre sue colleghe.

"Per me personalmente, il fatto di essere una donna alla guida di un partito progressista ha aggiunto benzina sul fuoco, almeno per alcune persone - ha detto ad Euronews - ciò che non aiuta è che i social media svolgono un ruolo molto negativo di questi tempi.

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Soprattutto dopo il Covid, si vede che le teorie del complotto sono ovunque, creano una società in cui le tensioni ribollono sotto la superficie”.

Le conseguenze di un clima politico estremamente polarizzato si fanno sentire, mentre il Paese cerca di contenerlo.

"Le minacce sono rivolte a politici provenienti da diversi parti politiche ed il numero di casi che costituiscono reati penali è aumentato. 

Inoltre, molte minacce provengono dall'estero e attraverso i social media, il che rende difficile perseguire i responsabili", ha aggiunto Linda Bos.

Nel 2022, i servizi segreti olandesi hanno redatto un rapporto in cui indicavano gruppi che parlano dell'esistenza di una "élite malvagia", nemica del popolo.

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Hanno tracciato un profilo chiaro dietro questi gruppi: per lo più giovani uomini, che vivono nel Paese o all’estero e sviluppano teorie del complotto sui social, arrivando al punto di glorificare la violenza.

Questa polarizzazione della società ha avuto un impatto sul parlamento.

"Ci sono più di 20 partiti in parlamento, dall'estrema Sinistra all'estrema Destra, che sostanzialmente si odiano a vicenda - afferma Bas Batelaan, socio amministratore di Public Matters, società di consulenza olandese per gli affari pubblici - quando ero giovane c'erano tre grandi partiti ed un governo di coalizione di due o tre partiti, mentre ora servono almeno quattro partiti per formare una coalizione".

Le minacce stanno danneggiando la democrazia olandese?

Le minacce e le intimidazioni in corso sono state descritte come un “attacco diretto alla democrazia" nel Paese da parte di numerosi politici olandesi.

In un recente sondaggio condotto dalla testata giornalistica Nos, molti politici hanno ammesso di non pubblicare più determinate opinioni sui social e di pensarci due volte prima di fare appello ai politici di estrema Destra in parlamento per paura delle conseguenze.

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"Temo che i politici saranno meno propensi a parlare apertamente in casi specifici per paura di ritorsioni, ciò potrebbe avere un impatto anche sulle ambizioni degli aspiranti politici", afferma Bos.

Batelaan è d'accordo con quest'ultima tesi: “Le persone hanno paura di parlare, ci pensano due volte prima di farlo perché vedono tutti i rischi, è un ambiente molto tossico”.

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