Tutti allo stadio di Niamey per chiedere che ambasciatore e militari francesi lascino rapidamente il Paese
Una fetta non disprezzabile di nigerini sostiene i golpisti che hanno ordinato all'ambasciatore francese di andar via. Ben 20 mila persone si sono radunate sabato nello stadio di Niamey sventolando le bandiere nazionali ma anche quelle di Russia e Algeria; chiedono che il presidio militare francese lasci il paese insieme alla delegazione diplomatica di Parigi.
L'ultimatum di venerdì
Venerdì i golpisti hanno concesso all’ambasciatore francese 48 ore per lasciare il Paese. Parigi ha rifiutato, affermando che la Giunta "non ha l'autorità" per esprimere una simile richiesta. Il colonnello Ibro Bachirou Amadou, membro senior del Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (CNSP) del Niger, è stato chiaro arringando la folla: "Abbiamo detto ai francesi di lasciare il nostro Paese, di andarsene via. Ma siete voi che li scaccerete. Per scacciarli non andate all'ambasciata. Se la mobilitazione continua, se ne andranno ."
La giunta al potere in Niger ha chiesto formalmente ai francesi di liberare il campo entro 48 ore, quindi l'ultimatum scade domenica. Peraltro sono state smentite le voci che analoghe richieste sono state fatte verso le delegazioni di Germania, Nigeria e Stati Uniti mentre l'ambasciatore francese è stato dichiarato persona non grata. Il comunicato dei nuovi padroni del Niger parla di applicazione della convenzione di Vienna del 1961 per far partire l'ambasciatore di Francia se non rispetterà il limite delle 48 ore.