Imbrattate le Gallerie degli Uffizi, danneggiato il corridoio vasariano. Individuati due sospetti

Il corridoio vasariano vandalizzato alle Gallerie degli Uffizi
Il corridoio vasariano vandalizzato alle Gallerie degli Uffizi Diritti d'autore Luca Moggi/Luca Moggi/LaPresse
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Di Ilaria Cicinelli
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Danneggiato il celebre corridoio delle Gallerie degli Uffizi, progettato da Giorgio Vasari. Individuati due turisti tedeschi che ora sono sospettati di essere gli autori dell'atto vandalico. In Italia è l'ennesimo caso di danneggiamento aggravato al patrimonio culturale questa estate

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Rabbia in Italia per l'atto vandalico che ha danneggiato le Gallerie degli Uffizi a Firenze.
Le colonne esterne del celebre corridoio vasariano, che collega il museo con i giardini di Boboli, sono state rovinate da una scritta che inneggiava a una squadra di calcio tedesca.
I Carabinieri hanno individuato due turisti in visita dalla Germania, sospettati di essere i responsabili del gesto.
Nell'appartamento dove sono stati rintracciati i due, grazie ai filmati delle telecamere di sicurezza, sono stati rinvenuti una bomboletta spray e dei vestiti compatibili con quelli indossati dai soggetti ripresi in video, colpevoli del reato.

Al momento, gli investigatori stanno passando al vaglio tutte le immagini delle videocamere e confrontando le impronte digitali con le tracce trovate sulla bomboletta spray. Uno dei due turisti indossava ancora la maglietta immortalata dalle telecamere, che riprendono gli autori dei graffiti. 
Ora la procura aprirà un fascicolo per danneggiamento aggravato, un reato che prevede una pena da sei mesi a tre anni. 

Le condanne e i casi precedenti

La passerella, progettata dal celebre storico dell'arte e architetto Giorgio Vasari, fu commissionata dal duca Cosimo de' Medici nel 1565, per consentire ai granduchi di spostarsi in sicurezza da Palazzo Pitti alla sede del governo in Palazzo Vecchio.

Il tweet di denuncia del sindaco di Firenze

Il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, ha dichiarato che il gesto è stato premeditato e ha chiesto delle sanzioni dure contro i colpevoli. "La legge esistente deve essere applicata con polso fermo", ha detto Schmidt. "E se questo non basta, deve essere introdotta una legge più severa".

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha denunciato il gesto sui social media, ha promesso un'indagine approfondita per identificare i responsabili del "vergognoso atto di vandalismo" al Corridoio Vasariano.
Tra le reazioni immediate anche quella del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che condannato il gesto qualificandolo come "un atto di vandalismo gravissimo perché colpisce uno dei luoghi simbolo del patrimonio nazionale", ha affermato, infine, che i vandali "devono capire che anche un piccolo graffio sarà perseguito d'ora in poi".

La condanna è arrivata all'unanimità dal mondo della politica. Questo è solo l'ultimo di una serie di atti vandalici che hanno avuto luogo quest'estate, contro i monumenti italiani. A giugno, un video di un turista che incideva le sue iniziali e quelle della sua ragazza sul Colosseo ha suscitato indignazione tra gli italiani. Anche un'altra turista svizzera ha emulato l'atto vandalico, sempre all'Anfiteatro Flavio, a metà luglio.
Ad agosto dei vandali si sono arrampicati in cima alla Galleria Vittorio Emmanuele II di Milano e hanno imbrattato con lo spray un arco di fronte alla cattedrale del Duomo.

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