Grecia, sesto giorno consecutivo di incendi. Decine i focolai ancora attivi, il vento non dà tregua

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Di Michela Morsa
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I fronti più impegnativi sono quelli sul monte Parnete, circa 20 chilometri a nord di Atene, e quello nei pressi di Alexandroupolis, in Tracia. Giovedì previsto vento fino a 49 km/h

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Centinaia di vigili del fuoco combattono senza sosta, per il sesto giorno consecutivo, per spegnere i numerosi incendi attivi in diverse zone della Grecia. A mercoledì sera si contavano 355 incendi boschivi, di cui 209 scoppiati martedì. Le fiamme hanno raggiunto e devastato più di 400mila acri, approssimativamente 1600 chilometri quadrati di terreno. 

Uno dei fronti più impegnativi rimane quello sul monte Parnete, circa 20 chilometri a nord di Atene, dove l'incendio ha preso nuovamente vigore nella notte e sta distruggendo la più grande foresta alle porte della capitale. 

La situazione rimane critica anche nella regione nord-orientale della Tracia, nei pressi della città di Alexandroupolis e del parco nazionale della foresta di Dadia, dove le fiamme formano un fronte lungo ormai 15 chilometri. Qui martedì sono stati trovati i corpi carbonizzati di 18 migranti irregolari entrati dalla vicina Turchia. 

In quest'area è morto anche un allevatore che ha cercato di salvare i suoi animali e i media greci hanno riferito del ritrovamento di altri nove cadaveri, anch'essi presumibilmente di migranti, ma per i quali non c'è ancora una conferma ufficiale.

Un incendio ha colpito anche la regione della Beozia, nel centro del Paese, dove le fiamme si sono propagate fino al sito del monastero bizantino di Ossios Loukas, inserito nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'Unesco, scampato alla distruzione grazie all'intervento dei vigili del fuoco. 

Il clima secco e il vento, oltre ad aver alimentato i roghi, stanno favorendo la diffusione del fumo in tutto il Paese, rendendo l'aria sempre più irrespirabile. Una situazione che riguarderebbe l'80 per cento del territorio. Secondo i meteorologi, le alte temperature e i forti venti persisteranno fino a venerdì. 

Nel corso della giornata di giovedì il vento dovrebbe crescere d'intensità fino a 49 km/h, aumentando il rischio che scoppino ulteriori focolai. Secondo i dati del ministero per la Crisi climatica e la Protezione civile, sono due le regioni del Paese maggiormente a rischio: la Grecia centrale e l'Attica. 

L'ufficio del procuratore della Corte Suprema della Grecia ha chiesto mercoledì di indagare se i gravi incendi in Tracia facciano parte di un piano di un'organizzazione criminale.

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