Oltre 500 eventi al festival Devil's Den in Ungheria: spettacoli teatrali, salotti letterari, mostre d'arte, eventi per famiglie e concerti, nella cornice di due caratteristici villaggi del sud del Paese
La cultura in Ungheria è olistica e itinerante, come rivela ogni anno il festival Devil's Den che, anche nella sua sedicesima edizione, ha proposto più di 500 eventi: spettacoli teatrali, salotti letterari, mostre d'arte, eventi per famiglie e concerti, nella cornice di due caratteristici villaggi del sud del Paese.
Quest'anno in primo piano la produzione musicale di Tamás Cseh, cantautore ungherese tra i più amati, scomparso nel 2009.
Il festival, noto anche come Katlan o "calderone", si ripropone come un appuntamento votato alla spiritualità: una sorta di rifugio culturale e per per la contemplazione interiore.
László Bérczes, fondatore della rassegna, mette a confronto quella che definisce un'oasi di pace con le derive di una quotidianità difficile: "Se potessi - dice - raccoglierei le parole pronunciate qui in questi giorni, testimoniate solo dagli alberi, dalle nuvole, dall'erba. Vedremmo allora che queste parole non hanno nulla a che fare con la sfortunata, degradata, impoverita situazione ungherese in cui viviamo".