In Grecia l'allerta rimane elevata a causa degli incendi, che non accennano a migliorare per via dei forti venti e dall'ondata di calore che continuerà anche nei prossimi giorni
Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha detto che il suo Paese è in guerra contro le fiamme, mentre gli incendi hanno costretto all'evacuazione migliaia di persone dall'isola di Rodi. Ma gli incendi imperversavano in tutto il Paese, alimentati da forti venti e ondate di calore.
L'Unione europea ha promesso di inviare aiuti alla Grecia. Nei giorni scorsi Francia e Italia hanno inviato quattro Canadair, mentre il corpo dei vigili del fuoco rumeno ha inviato pompieri per assistere le operazioni sul campo.
Il Primo ministro ha riferito in parlamento sulla situazione e ha dichiarato che anche nei prossimi giorni l'allerta deve rimanere massima.
"Abbiamo sicuramente ancora tre giorni difficili davanti a noi. Stimiamo che ci sarà un'attenuazione dell'ondata di calore, ma è certo che nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, dovremo rimanere tutti in costante allerta..... Al momento siamo in guerra, completamente concentrati sull'incendio".
Le fiamme nel mar Egeo
Le immagini satellitari dell'isola di Rodi, dove circa 30.000 persone sono fuggite dagli incendi nel fine settimana, mostrano i danni provocati dal fuoco. Molti turisti stanno ancora cercando di tornare a casa con i voli d'emergenza. Mentre i lavoratori stagionali temono di rimanere senza lavoro.
Oltre a Rodi, bruciano Corfù ed Eubea. I vigili del fuoco stanno cercando di tenere le fiamme sotto controllo, ma sono state già organizzate evacuazioni parziali.
L'ondata di calore è destinata a continuare per almeno alcuni giorni in tutta l'Europa meridionale e orientale. I governi hanno messo in guardia i vacanzieri, e raccomandano di evitare le aree in cui il rischio incendi è più alto.