Di Euronews
L'organizzazione è accusata di tentata interferenza negli affari interni della Russia.
La Russia mette al bando Greenpeace, considerata come "indesiderata" nel Paese. L'Ong è accusata di aver tentato di interferire negli affari interni della Russia e di propaganda anti-russa, e rappresenta dunque "una minaccia all'ordine e alla sicurezza della Federazione Russa".
Così Mosca sancisce la fine delle attività russe di Greenpeace, che da oggi non potrà più operare nel Paese.
Una mossa giudicata "assurda, irresponsabile e distruttiva" dalla stessa Ong, secondo cui la fine delle attività in Russia "priverà Mosca di uno dei maggiori esperti nel combattere i problemi ambientali".