Portogallo, il presidente brasiliano Lula ribadisce la sua posizione sull'Ucraina

Il primo ministro portoghese Antonio Costa e il presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva
Il primo ministro portoghese Antonio Costa e il presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva Diritti d'autore AP Photo/Armando Franca
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Di Michela Morsa
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Il leader brasiliano ha proposto di nuovo una soluzione negoziata del conflitto mediata da un gruppo di nazioni, tra cui il Brasile, ma rifiuta di partecipare attivamente alla guerra

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"Il Brasile è tornato". Lo ha dichiarato il neo presidente Luiz Inácio Lula da Silva in occasione del vertice tra Brasile e Portogallo in corso a Lisbona.

Lula è arrivato in Portogallo venerdì per una visita di cinque giorni, nel tentativo di migliorare i legami con l'estero dopo i quattro di isolamento del mandato di Jair Bolsonaro. Martdì proseguirà il suo tour con una visita in Spagna, mentre poche settimane fa si era recato a Pechino e a Washington. 

Già presidente del Brasile dal 2003 al 2010, Lula vuole riportare il suo Paese al centro della geopolitica mondiale e fin dall'inizio del suo mandato ha cercato di fare da equilibratore.

La guerra in Ucraina

Un equilibrio che sta cercando di trovare soprattutto sulla posizione del Brasile in merito all'invasione russa dell'Ucraina. 

Dopo i suoi commenti controversi in cui affermava che Kiev condivideva la colpa della guerra in Ucraina, Lula ha detto di sapere "cosa sia un'invasione" e ha ribadito la sua proposta di un gruppo di nazioni, tra cui il Brasile, che medi una risoluzione pacifica della guerra. Il leader brasiliano, 77 anni, ha comunque ribadito il suo rifiuto di "partecipare" al conflitto.

"Non ho mai equiparato i due Paesi perché so cos'è un'invasione e so cos'è l'integrità del territorio, e tutti noi pensiamo che la Russia abbia commesso un errore e l'abbiamo già condannata in tutte le decisioni dell'Onu, ma penso che la guerra sia già iniziata e che ora la guerra debba finire, e per fermare la guerra ci deve essere qualcuno disposto a parlare", ha dichiarato. 

"Allo stesso tempo in cui il mio governo condanna la violazione dell'integrità territoriale dell'Ucraina, noi difendiamo una soluzione politica negoziata del conflitto. Abbiamo urgentemente bisogno di un gruppo di Paesi che si sieda al tavolo sia con l'Ucraina che con la Russia", ha detto ai giornalisti dopo un incontro con il suo omologo portoghese Marcelo Rebelo de Sousa

Diversa la posizione del Portogallo: "Il Presidente Lula ritiene che la strada per una pace giusta e duratura implichi dare priorità a questo percorso negoziale. La posizione portoghese è diversa: comprende che un possibile percorso di pace presuppone il diritto dell'Ucraina di reagire all'invasione", ha risposto Rebelo de Sousa.

Invitato a Kiev per "comprendere le vere cause e l'essenza" della guerra, il capo di Stato brasiliano ha annunciato da Lisbona che invierà il suo principale consigliere di politica estera, Celso Amorim, a incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

**La puntata precedente **

Lula ha scatenato una tempesta di polemiche quando a Pechino ha affermato che gli Stati Uniti dovrebbero smettere di "incoraggiare la guerra" in Ucraina e che l'Ue dovrebbe "iniziare a parlare di pace".

Queste affermazioni sono state duramente criticate da Washington, che lo ha accusato di "fare eco alla propaganda russa e cinese".

Il leader brasiliano ha inoltre ribadito che le responsabilità della guerra scatenata dall'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022 sono condivise tra i due Paesi.

Ricevuto da Lula a Brasilia, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha "ringraziato" il Brasile per il suo "contributo" nella ricerca di una soluzione al conflitto e per la sua "eccellente comprensione della genesi di questa situazione".

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